Tutti cerchiamo di porre rimedio ai torti, che questi siano torti che facciamo agli altri o torti che la vita fa a noi.

Ma, nella maggior parte dei casi, una volta successo il fatto, non si può tornare indietro anche se lo desideriamo con tutte le nostre forze.

Non si può tornare indietro, tranne nel caso in cui si abiti in una ridente cittadina nel Maine, nei pressi di un antico cimitero indiano.

La famiglia Creed, trasferitasi da Chicago a Ludlow, dove il capofamiglia Louis, medico, ha ottenuto il posto di direttore del servizio medico presso l'Università, sta per cominciare una nuova vita fatta di speranze e sogni, ma, come King ci insegna, a volte i sogni si tramutano in incubi.

Louis è una persona razionale, sensata e poco incline a lasciarsi impressionare o a negare la realtà, eppure.... Chi non farebbe di tutto per ritornare ad essere felice, anche se questo significa sostituirsi a Dio?

In questo libro King narra l'impossibilità di accettare quello che la vita ci riserva, facendo tesoro delle gioie e cercando di superare i dolori guardando avanti, mai indietro, perché indietro non si torna, e se si torna, non è mai come prima e non né mai piacevole, e lo fa con il suo stile scorrevole e mai troppo prolisso nelle descrizioni, lasciando al lettore la possibilità di immaginare gli scenari nei quali immergersi.

"Pet Sematary" non è certo un libro epocale, non vi è scritto niente di nuovo, una lettura non troppo impegnativa, ma certo alla fine di questo, se non altro, godibilissimo romanzo è probabile che la domanda sorga alla mente: io riuscire ad accettarlo?

Quello che ottieni a qualsiasi costo e tuo e quello che è tuo prima o poi torna da te

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