Per anni ho vissuto nella convinzione che mai nessun musical mi avrebbe regalato emozioni intense come il "Rocky Horror Picture Show", capolavoro assoluto del genere. Non c'era "Velvet Goldmine" o "Interstella 5555" (seppur bellissimi) che potesse farmi sospettare il contario.

Poi un giorno mentre downloadavo un disco di Jobriath, icona glam scomparsa nel 1983, mi sono imbattuto in un commento di un user americano che sosteneva come quel disco fosse stato fra le principali ispirazioni per "Hedwig And The Angry Inch". Incuriosito feci una ricerca e scoprì che si trattava di un musical, uscito a Brodway nel 1998 e in versione cinematografica nel 2001.

La regia è di John Cameron Mitchell, che interpreta anche il protagonista, e le musiche sono appunto di Stephen Trask. Narra la storia di uno squattrinato cantante transessuale di Berlino-est (Hedwig) e delle peripezie che lo hanno portato insieme alla sua band glam-punk-rock a suonare in giro per gli States in concomitanza della tournee di un idolo Pop-Rock del momento (Tommy Gnosis) che lo ha derubato delle sue canzoni. Il centimetro incazzato del titolo si riferisce a ciò che resta del pene di Hedwig dopo l'operazione, come lui stesso ci racconta in "Angry Inch"...

"The hole closed up and the wound healed And I was left with a one inch mound of flesh Where my penis used to be Where my vagina never was A one inch mound of flesh With a scar running down it Like a sideways grimace On an eyeless face It was just a little bulge It was an angry inch".

E' un film commovente, emozionante, originale, recitato in maniera straordinaria... fra i più belli degli ultimi 10 anni. Le colonna sonora si compone delle canzoni cantate da Hedwig o da Tommy Gnosis. La voce di Stephen Trask (sempre che sia lui a cantare??) è fra le più particolari che abbia mai sentito... androgena, calda, quasi un misto fra D. Bowie e B. Molko, ed i testi sono intensi ed emozionanti, a volte ironici, ma sempre commoventi. In questo senso merita una menzione particolare "The Origin Of Love", il pezzo migliore di tutta la soundtrack, una fitta al cuore dal primo all'ultimo secondo...

"You had a way so familiar, But I could not recognize, Cause you had blood on your face; I had blood in my eyes. But I could swear by your expression That the pain down in your soul Was the same as the one down in mine. That's the pain, Cuts a straight line Down through the heart, We called it love".

Sarebbe sicuramente un disco da 5 stelle se non fosse per la classica "sindrome da soundtrack", quella per cui alcuni pezzi senza il supporto visivo del contesto cinematografico emozionano decisamente meno. Non posso fare altro che consigliarvi caldamente la visione di questo film... merita davvero, credetemi. Riff Raff, il Dr. Frank-N-Furter e soci rimangono sempre i numeri 1, ma Hedwig fa loro compagnia appena un centimetro (incazzato) più in basso.

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