Down on the Road by the Beach, pubblicato nel 1983, è il primo e unico lavoro discografico di Steve Hiett, ricordato principalmente come fotografo di moda britannico, ma anche musicista e compositore. La genesi dell'album è abbastanza anomala: fu composto da Hiett durante un breve soggiorno in Giappone insieme ai Moonriders, band di Tokyo, e fu distribuito esclusivamente nel paese del Sol Levante eludendo il mercato internazionale.
Effettivamente, a partire dallo scatto di Hiett in copertina, sarebbe facile associare l'album alla sterminata produzione city pop dallo scenario costiero che in quel periodo, in Giappone, godeva di grande fortuna. Eppure, nel fantastico scatto di Hiett, la donna adombrata e le ipersaturate gradazioni di blu sono elementi impregnati di una metafisicità che non può lasciare indifferenti. È uno scatto che riesce a descrivere perfettamente la musica contenuta tra i solchi di questo disco.
Hiett si estranea dal variegato ricettario new wave tanto in voga all'epoca per recuperare il brillante ma malinconico sound surf rock di Santo & Johnny, contaminandolo con leggerissime pennellate psichedeliche e profonde immersioni nella musica d'ambiente formato pop. L'arcana anomalia genetica di Down on the Road by the Beach si dimostra così precorritrice di sonorità che verranno recuperate negli anni a venire, ad esempio dalla corrente di pop ipnagogico di Ariel Pink, Cindy Lee e affini. È un disco di rara bellezza, a tratti in grado di evocare atmosfere affini a quelle predilette dalla coppia Badalamenti/Lynch, specificamente nella ricreazione di un'atmosfera rétro in cui convivono l'accecante luce del sole, che tutto mostra, e insondabili zone d'ombra.
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