Rimettendo a posto la mia videoteca proprio questo pomeriggio, mi è capitato tra le mani un film che al tempo (lontano 2001) mi era piaciuto. Forse perchè avevo quattordici anni e si sa, ai tempi la mentalità può essere instabile. O forse erano solo gli ormoni a farmi piacere questo film, tra il viso di Brad Pitt, quello di Matt Damon, Andy Garcìa, il mitico e inossidabile in figaggine Sua Maestà George Clooney, insomma un piccolo cedimento delle ginocchia può starci. Ricordatevi delle mie ginocchia perchè ci torneremo presto. Comunque.

Cominciamo subito dicendo che la storia è delle più insipide. L'idea non è originale (svaligiare un casinò), ma il regista prova a vendercela come tale infarcendola di iperultra tecnologie, una banda di deliquenti (che più che rendere credibile il film, assomigliano straordinariamente alla Banda Bassotti) che fanno capo a Danny Ocean, che oltre a voler diventare mostruosamente ricco, vuole anche riprendersi l'ex moglie, che la dà al padrone del suddetto casinò. Evviva! Ovviamente Dio li fa e poi li accoppia, è per questo che ella, bella come il sole ma scema come un verme, invece di gridargli di starle alla larga che lei della sua vita fa quello che vuole, essendo una deliquente nata, si lancia tra le braccia di Danny senza passare dal VIA!, quindi senza intascare le ventimila lire (che tanto non le servono, visto la quantità di dinero che arrafferanno). Oltre alla parata di stelle, questo film non ha altro che possa indurre a parlare un attimo più del dovuto: insomma, la Roberts, Garcìa e Damon sono piacevoli da guardare ma non bastano da soli.

Ricordate che sopra si parlava delle mie ginocchia? Bene (rullo di tamburi), intendevo parlare del latte che mi è venuto alle suddette mentre le mie orecchie si piegavano come quelle dello Jedi di Guerre Stellari, alla comparsa delle Battute. Ebbene sì, questo film, oltre a cercare di essere ciò che non è, prova anche a fare ridere (d'altronde sarebbe stato ancora meno credibile spacciare questa storia per realmente accaduta o realizzabile al di fuor delle pareti di cartone di Hollywood); qua e là fa la sua comparsa qualche situazione da sorriso, una battuta; tra l'altro nemmeno così divertente. Potremmo persino dimenticarci di avere visto un film, una volta premuto il tasto STOP del telecomando. Una cosa leggera, molto leggera, che spegne il cervello (perchè dopo un po' non se ne può più di sentirli parlare solo degli ausili ipertecnologici con cui apriranno il caveau e anche il didietro di Andy Garcìa... e la noia si impossessa anche dello spettatore negli interminabili -ma immagino necessari- momenti in cui utilizzano i predetti supporti, con una mira e una precisione da atletica olimpionico, con pochissimi intoppi).

Les jeux son fait... ma non diciamo cazzate per piacere!!

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