Anno non precisato: siccome non ci bastano i vari terroristi, il mondo americocentrico improvvisamente trova a vedersela con invasori “esterni” senza scrupoli (alla faccia di E.T. eh?) che sbucano da sotto terra con strane macchine a tre piedi e sono protetti da uno scudo invisibile. Parallelamente un lavoratore sfigato, bello&dannato ritrova i suoi figli che gli vengono lasciati in custodia dalla ex-moglie proprio mentre gli alieni si preparano a sbarcare sulla terra…
Nonostante l'affascinante duo Tom Cruise-Steven Spielberg (buono il precedente “Minority Report”), nonostante la partecipazione della nuova bimba prodigio di Hollywood, Dakota Fanning, già presente con lo stesso Spielberg nella fortunata serie tv “Taken” (effettivamente la baby attrice ha talento), nonostante la presenza di Ann Robinson e Gene Barry, i due protagonisti del film del 53, qui con lo scopo di omaggiare il film precedente o fornire una sorta di linea di continuazione (francamente non si riesce a capire bene), nonostante il solito budget illimitato… insomma, nonostante tutto, una schifezza.
Perché Steven, why? Un film ripetitivo, banale, tagliato nel finale che mentre passano i titoli di coda tu sei ancora là che ti chiedi: “bè…è allora?”.
Sinceramente Steven, mi aspettavo qualcosa in più! Andiamo, c’è tutto. C’è la storia (il romanzo di H.G. Wells è abbastanza accattivante, sicuramente un buon spunto), ci sono gli attori (ottimi Miranda Otto, nel ruolo dell'ex moglie, e Tim Robbins, seppur relegati a parti minori) ma il risultato è completamente da dimenticare.
L’invasione aliena è raccontata in modo scialbo. Il fulcro del film, che poi dovrebbe essere la patetica e originale vicenda familiare (lei lascia lui perché lui è un debosciato poi gli porta i bimbi nel weekend perché parte, i bimbi se ne sbattono di lui ma lui ha l’occasione di far capire quanto vale con tutto il finimondo che succede e blablabla) non coinvolge minimamente e semmai ci dovesse essere qualche vago riferimento alla società attuale, il costante terrore in cui vive il mondo dopo il 9/11, l’acceso patriottismo (il figlio maggiore assetato di vendetta che vuole a tutti i costi arruolarsi nell’esercito per dare il suo contributo) è veramente poca cosa e appare come il solito demagogico spot politico.
Perfino gli effetti speciali non sfondano (buono il sonoro) e alla fine ti ritrovi solo in sala che ti chiedi: “ma come è possibile che gli alieni distruggono tutto quello che trovano, pure la casa e lasciano intatta l'automobile, guarda caso, di Cruise...?" oppure “perché, se tutto è fermo e perfino i cellulari non fungono, ci sta un tizio che riprende lo sbarco alieno con la telecamera…?”. Mah…
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