Hanx! Acronimo per Adrenalina Allo Stato Puro.
Negli Stati Uniti gli Stiff Little Fingers non li conoscono mica, nel 1980: in quel continente dimenticato da Dio non sono stati distribuiti né «Inflammable Material» e neppure «Nobody's Heroes», per cui gli yankees continuano a crogiolarsi nella loro beata, crassa ignoranza edificata sul culto di mezze calzette come Ramones, Weirdos, Avengers.
Allora, qualcuno pensa di registrare in fretta e furia un disco dal vivo e di destinarlo al solo mercato a stelle e strisce. Così, quando gli Stiff Little Fingers, da lì a qualche giorno sbarcheranno nella terra dei vaccari, magari qualcuno comprerà il biglietto ed assisterà allo spettacolo.
Assurdo, ma viene fuori proprio così una delle più belle testimonianze on stage di cosa sia il punk rock.
Adrenalina allo stato puro.
Gli Stiff Little Fingers immortalati in «Hanx!» sono quelli del ben più potabile e comunque splendido «Nobody's Heroes», per cui la furia devastante e la grezzitudine di «Inflammable Material» sono un lontano ricordo, anche se il ricordo è lontano appena poco più di un anno.
Undici i brani, sei tratti da «Nobody's Heroes» e cinque dall'esordio, uno più roccioso dell'altro.
La voce e la chitarra di Jake sono IL punk all'ennesima potenza, la sezione ritmica di Jim ed Ali battono il tempo frenetico dell'esibizione, che brucia poco meno di quaranta minuti, mai suonati talmente bene.
La gente sotto al palco che intona «Gotta Getaway» e scandisce «Johnny Was» dicono di un gruppo genuino, capace di conquistare l'anima di un popolo, come prima di loro solo Rory Gallagher.
E quando insorge il riff di«Suspect Device» capisci perché il punk rock è la luce e gli Stiff Little Fingers sono i tedofori.
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