Una storia piccola, una storia che si dice in tre parole, come quasi tutte le storie.

Però magari ce ne metto qualcuna di più, funziona sempre così, è una questione di marketing.

Mica puoi dire - sai ci sono due che si devono sposare, c’è un terzo che non vuole, ma alla fine si sposano.

Oppure - c’è uno che sta un po’ in crisi, poi va a vedere inferno purgatorio paradiso, e alla fine esce.

Ci devi mettere qualcosina di più, qualche paroletta. La gente non è che va in libreria, legge tre righe e dopo compra il libro, deve trovarne qualcuna di più. Si chiama marketing, l’ho già detto.

Ma torniamo alla nostra storia. La nostra storia comincia alle sei di mattina di lunedì 6 ottobre.

Sto facendo il bagno, come tutte le mattine.

E come tutte le mattine ascolto la radio.

Io ascolto sempre la radio. Da quando sono nato, penso. Qualunque cosa faccio.

E - con l’andare del tempo - ho anche sviluppato una specie di piccola manopola del volume. Interna. Che si abbassa, in automatico, quando ci sono robe che non mi interessano.

E che invece qualche volta spara a mille.

Famosa, in proposito, la storia delle previsioni meteo. Che a me non c’è cosa al mondo che me ne freghi di meno. Lì spengo totalmente.

E siccome invece all’altra inquilina di casa mia sono la cosa che interessa di più, di solito mi dice:

che tempo fa domani?

io: cazzo ne so?

Ma lo hanno appena detto alla radio.

Non è mica vero, io non ho sentito.

E così via.

Boh, alla fine se ne farà una ragione.

Beh, tornando a noi, me ne stavo lì, lunedì mattina, a fare il bagno e ad ascoltare la radio.

E il tipo annuncia Murder by numbers, di Sting. Con Frank Zappa.

E il volume mi si alza un pochino. Perché né Sting né Frank Zappa sono tra i miei preferiti.

Però insieme è una roba strana. Che non ti aspetti.

E allora alziamo un po’ il volume.

Boh, dai, non male. Più o meno come mi aspettavo. Un po' di urletti di Sting, un po’ di casino di Zappa.

Ma quando sono passati tre minuti e qualcosa, e la canzone sta per finire, di colpo, il mio volume interno si alza.

E spara a mille.

Perché quei due lì, Sting e Zappa, stanno suonando Kind Of Blue.

Tanto che all’inizio penso che il conduttore abbia mixato, finito il pezzo, messo il glorioso Miles.

Ma non è così. Siamo alla fine della canzone. Bestia, dico, incredibile. La canzone finisce. E lo speaker non commenta.

Anzi, mette il pezzo dopo, che è il bellissimo Bags Groove, proprio di Miles.

E niente, nessun commento. Cioè ti piace Miles Davis e non ti accorgi? Mah…

Un po’ stranito, dal giorno dopo mi metto a cercare questo pezzo. Sul torrent, sul mulo. Ma non lo trovo. Forse è stata un’allucinazione, non lo so. Non se n’è accorto nessuno, forse questo pezzo non esiste.

Forse Zappa e Sting non hanno mai suonato insieme.

Mattina di domenica 18 ottobre. Chatto con Minh, un amico francese. E mi dice: conosci spotify? E io dico chi è? E lui, vallo a vedere, è fantastico. E ci vado. Boh, incredibile. Ed è ovvio che la prima cosa che cerco è murder by numbers. E la trovo. E la sento. E c’è.


Questa è una piccola storia. E le storie sono fatte di parole. Poche o tante che siano. Però la sto scrivendo su internet. E allora, qualche potente mezzo che vada oltre le parole lo uso. Beccatevelo. E - ovviamente - attenti alla fine.

Sting e Zappa, Murder by Numbers

Sentito?Beh, poco da dire, glielo consiglio subito anche al francese.
E gli dico big surprise at the end. Lui ascolta e mi scrive.E dice bello. Ma non ho capito a che sorpresa ti riferisci.
Come non ha capito? Lui Kind Of Blue lo conosce.Possibile?Riascolto, c’è. Poi mi viene un dubbio.
Metto sul lettore il glorioso, consunto capolavoro del mostro di East St. Louis. Ed effettivamente non c’è quel pezzo lì.
Oddio, ma da dove viene? Passo il pomeriggio a ricantarmelo in testa.
A cercare di attaccargli qualcosa prima oppure dopo, per vedere se mi viene in mente. Decido che ascolterò in sequenza tutti i cd di Miles, finché non lo trovo. Ma sono più di cento, è un’impresa titanica.
E dopo una domenica così, verso sera, quando sono in bagno (dove tutto era partito, notate la simmetria?) mi viene in mente un libro.
Alta fedeltà, di Hornby. Non uno dei miei preferiti. La storia si dice in due parole.
La tipa lo lascia, alla fine tornano insieme, lui ha scoperto che l’ama. Ma mi viene in mente una cosa. Mi viene in mente che lui i dischi li tiene ordinati in ordine cronologico. Non di pubblicazione. Ma di acquisto. Così gli viene più facile. Nemmeno di artista. Solo l’ordine in cui li ha conosciuti.
E subito dopo Kind Of Blue, tanti anni fa, io ho comperato…
NON LO CONOSCETE???

Fine. Scoperto. Scrivo al Minh e gli consiglio quest’altro disco. Lui ne aveva già sentito parlare ma non lo ha mai sentito. Io mi sento finalmente sollevato. Fine della storia. Vi avevo avvisati. Una storia proprio piccola. Un disco da favola. The Blues and The Abstract Truth, di Oliver Nelson.


Le storie, di solito, si possono raccontare in tre parole. Questa non fa eccezione.

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