'City', il gioiellino degli Strapping Young Lad, devastante come pochi, unico.

Già l'intro "Velvet Kevorkian" è il preludio di un viaggio all'interno di un vortice di devastazione e follia.. come mai se ne sono sentiti così originali; non c'è tempo di ragionare perche la chitarra ci ha già portati dentro il disastro sonico di "All Hail to the New Flash", particolarissima, dallo stranissimo incedere, coinvolgente e spettacolare.

Ma 'City' non da tregua ed eccoci ad una bomba di immane grandezza "Oh my fucking God" fin dal titolo trasuda pazzia... pochissime paroline, rumorini elettronici di intro ad un massacro di batteria spaventosamente galvanizzante, poi l'incedere hardcoreggiante/thrash e il ritornello "Oh My fuck-iiinng gooooooddddd" e giù nel rumorismo per un altro giro di devastazione ALLUCINANTE, non ci sono altre parole.. e si continua sempre più giù, passando per la cavalcante "Detox" e un altro spettacolo di distruzione che corrisponde al nome "Home Nucleonics".
Non si rimani indeffirenti fin dal primo ascolto a questo disco.. in "AAA" ad esempio la velocità si abbassa e si fa spazio ad un episodio dove più che mai è il testo grande protagonista. In "Underneath the Waves" la follia è di casa... la voce di Townsend passa istrionica da passaggi pazzoidi a urla infuocate accompagante da suoni perfetti.. (l'album è del 1997!).

Spiazzanti invece le ultime due tracce: "Room 429", cantato pulito, ritornello con andamento da banda.. insomma da sentire come "Spirituality", cantato in secondo piano con gli strumenti a farla da padrone ed un'atmosfera satura di misticismo industrial.

'City' è tutto questo: il trattato in musica sulla schizofrenia.. un trattato che non dovrà mancare in nessuna discografia.. e visto che questa stagione non ha avuto grandi uscite fino ad ora spendete 10 eurozzi (lo si trova a questo prezzo) per questo album da comprare a scatola chiusa in barba alle ultime uscite tutte uguali o insulse.

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