La recensione che state per leggere ha il solo scopo di ampliare ciò che già è stato detto riguardo gli Stratovarius, una tra le maggior band di power metal, fondamentali nell'evoluzione dello stile. Allora vi chiederete: che bisogno c'è di ampliare il discorso se già il grosso è stato trattato e ri-trattato? Allora vi rispondo che i live albums sono quelli meno richiesti quando si conosce per la prima volta una band; si punta normalmente al disco più famoso, più controverso e via dicendo, trascurando la dimensione live, di solito indicata per lo più ai fans delle bands preferite, vuoi anche per la cattiva registrazione.
Non è il caso di questo doppio album live datato 1998 dal titolo "Visions of Europe (live)" che riporta alla memoria una parte del tour europeo affrontato dagli Stratovarius dopo la pubblicazione del loro fortunato "Visions", e vediamo perchè: innanzitutto questo è un disco registrato abbastanza bene, dove gli strumenti si sentono nitidamente e si differiscono tra loro (è molto piacevole sentire i giri di basso di Jari Kainulainen, essendo di solito questo uno strumento che non risalta subito all'orecchio dell'ascoltatore); oltre al lato tecnico dell'album c'è da considerare quello artistico, composto da una scaletta di pezzi abbastanza soddisfacente, ed ovviamente dalla impeccabile qualità di esecuzione dei cinque finlandesi.
Il primo dei due dischi in questione testimonia un concerto che si svolse a Milano l'11 Settebre 1997 con una scaletta di pezzi interessanti tra i quali spiccano "Speed of light", "Forever Free", "Kiss of Judas" e "Holy Solos", una serie di assoli della durata di ben 11 minuti dove tastiera, chitarra, basso e batteria sono i protagonisti (sentire i duelli Tolkki/Johansonn per credere, oppure il drumming martellante di Jorg Michael). Dall'intenso fragore del pubblico incitato da un Kotipelto in piena forma , si capisce che deve essere stato un vero evento per i fans italiani che innalzano ad idoli i musicisti finlandesi, i quali escono dalle scene non prima di aver fatto un meritato bagno di folla.
Il secondo disco invece fu registrato in Grecia, il 14 Settembre ad Atene per la precisione. Chiaramente la scaletta offre posto a pezzi che secondo me non hanno effetto come quelli del disco numero uno, ma bastano anche solo due songs quali la epica "Visions", e la bellissima "Black Diamond", una tra le migliori power songs mai composte fino ad ora, a riportare su alti livelli il secondo disco. Degni di citazione sono anche successi più datati come "Paradise, Legions, Against the Wind" ed un'armoniosa ballata come "Forever". Gli Stratovarius hanno composto una scaletta che tiene principalmente conto dell'allora ultimo album "Visions", ma non mancano episodi da "The Fourth Dimension" e "Episode", ormai considerati classici della band.
In conclusione posso affermare che "Visions Of Europe" è un disco registrato e suonato benissimo, dove gli Stratovarius si ri-confermano una tra le migliori power metal band di sempre anche (soprattutto) quando si tratta di esibizioni live come questa. Consiglio il disco ai fans ovviamente, ma anche a chi come me all'epoca dei miei primi passi nel metal, vuole conoscere il gruppo da un'esibizione live piuttosto che da un album, e per questo disco (state tranquilli) potrete farlo anche ad occhi chiusi.
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