Eccoci finalmente a casa.

La giornata è piombo.

Stanchezza, depressione, svuotamento.

Lontananza astronomica da qualsiasi idea di felicità.

Apro una birra. E poi un'altra.

E un'altra.

Accendo lo stereo. Mercurial Balm. ECM. Thomas Stronen e Iain Ballamy.

Dieci secondi, nebbie di elettroniche e sax.

Respiri norvegesi.

Navi che salpano e attraccano.

Vascelli fantasmi.

Cuori di percussioni.

E poi ancora il sax. E' Ballamy, una nave all'orizzonte.

Linee di ghiaccio.

Sale l'alcool e l'ancora.

Mi culla il Mar del Nord, al vento di Stronen.

Non solo percussioni, ma salsedini.

Tutto scorre nelle vene.

E sale.

Sale e salsedini.

Nebular, Celestial Food, Ascendentant, Phase, Astral, Moonpie.

Titoli e suoni che aprono nebbie.

E ancora il sax.

Ancora del cuore.

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