Volente o nolente Terrestre è il segnale di una svolta netta per i Subsonica, sia perché sono di fatto all'interno di un major sia perché viene dopo due anni di stop, silenzio assoluto.
Non riesco a decidere se è una svolta positiva (leggasi un calcio in culo a chi li credeva ormai commerciali e banali) o negativa per cui lo metto su per l'ennesima volta e ci ragiono razionalmente.
Così di primo acchitto noto che i vari ammennicoli elettronici vengono lasciati un po' da parte in favore degli strumenti canonici.
Corpo Su Corpo è costruita su di un giro di basso ipnotico che si ripete fino all'ingresso della punkfunkeggiante Ratto in cui mi illudo di sentire i fratelli chimici.
Vita d'altri è abbastanza triste e orecchiabile per essere il prossimo singolo; precede in effetti il primo singolo Abitudine che mostra un lato.
Nella successiva Gasoline flirtano con il prog, fanno una serenata in inglese ai Primal Scream, ma danno il culo ai Led Zeppelin travestiti da Aphex Twin per un assolo di batteria lungo due minuti.
Incantevole ha una piacevole e romantica melodia di chitarra come denominatore comune che contrasta con quello grezzo e acido de L'Odore decisamente rock'n roll.
Con l'inizio di Alba a quattro corsie ci accorgiamo di essere tornati sui classici binari elettronici tanto cari ai raver britannici alla Paul Oakenfold per intenderci, e se con la successiva reggaeggiante Salto Nel Vuoto ci eravamo rilassati un attimo adesso la nostra testa non può fare a meno di saltellare al ritmo di Giorno A Perdere e del ritornello trascinante di Amantide. Catapultati nell'universo rarefatto e strumentale di Terrestre ci traghettiamo fino al sintomatico dolore disperato espresso da Le Serpi e poi chiudiamo questo metaforico viaggio con Dormi una ninna nanna ambient-rock.
Strani sti riferimenti continui al rock direte voi.
Ma è qui che individuo la svolta perché questa volta l'elettronica da primo piatto è passata a contorno, solo il tempo potrà dire se è una svolta positiva e se i sonici hanno vinto la loro scommessa intanto godiamoci il presente ballando sulle strofe di L'Odore:
"Ma voglio che tu/tu piano faccia strage di me/in un incerto compromesso/tra la mia anima e il suo riflesso"
Carico i commenti... con calma