Un legame indissolubile, quello che lega i salentini Sud Sound System alla loro terra. Ed è proprio dal loro rapporto con essa che i tre componenti della band, Nandu Popu, Don Rico e Terron Fabio partono nell'analizzare tutta la società di oggi, di ieri e di domani; simbolo di questa analisi è proprio "Lontano", uscito nel 2003 e da subito pietra miliare e irrinunciabile per chi volesse accostarsi alle sonorità del trio.

Si presenta come un album in cui si fondono diversi stili sia musicali, sia testuali. Se infatti le sonorità variano dalla dance-hall che guarda alla Jamaica ("Trenu", "Le radici ca tieni") al reggae puro e semplice di pezzi come la title-track e la fantastica "Notte e giurnu", le tematiche affrontate dai tre variano dal sociale ("La gente povera") al tema delle droghe leggere ("Nuh se po proibire"), senza dimenticare il tema dell'amore per una persona ("Vita Mia") o per la propria terra ("Me basta lu sule"). Inevitabili sono i riferimenti ad artisti come Beenie Man e Barry Levington, ma anche gli Africa Unite sono sicuramente tra le influenze dei SSS.
Interessante da sviluppare è anche il tema delle liriche: se infatti il tema della legalizzazione era già presente negli album precedenti in maniera ben definita, è proprio con la canzone iniziale dell'album che i SSS acquistano una nuova dimensione, diventando definitivamente gli ambasciatori in Italia di una terra, il Salento, che con i suoi ritmi e la sua vita è uno degli angoli piu divertenti d'Italia.

Insomma, un album che segna il crocevia fondamentale di questo gruppo, il punto di svolta che porterà ai successi degli anni a venire, culminati nell'invito ufficiale a partecipare al prestigioso festival reggae "Ocho Rios" nella Jamaica che tanto ha ispirato i tre ragazzi pugliesi.

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