Sarà una recensione abbastanza breve, in quanto su quest'album c'è poco o niente da dire.

Sulla base dei vecchi lavori, ero quasi tentato di mettere i Sum 41 fra i miei preferiti, ma grazie a quest'ultimo lavoro, uscito lo scorso 29 marzo, ho deciso che per me sono artisticamente morti. Ebbene sì, poiché "Screaming Bloody Murder" non ha niente da invidiare a tutta quella marea di album mediocri e banali. Questo è già il secondo album senza Dave Baksh, e si sente: essenso rimasto l'unico componente trainante del gruppo (bassista e batterista contano ben poco), Deryck Whibley confeziona un album doppione del precedente "Underclass Hero", ma stavolta di qualità peggiore: l'unica traccia forse da salvare, in quanto si discosta leggermente dalla mediocrità è "Skumfuk".

Cosa veramente fa adirare, è la fotocopiosità (esiste questa espressione? Non credo...) delle canzoni: solito buon riff d'apertura, ingresso degli altri strumenti, strofa-ritornello-strofa-ritornello-assolo (raro)-coda. Anche i sassi sanno fare di meglio! Per non parlare poi delle pseudo-ballate ogni tanto: noiose e pallosissime! Album quindi assolutamente bocciato.

Ed ora vado a riascoltarmi il loro inno "Summer": a me piace ricordarli così.

Alla prossima!

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