I Sum 41 si ripresentano sulla scena senza il chitarrista Dave e l'assenza si vede, anzi si sente! Il quartetto (ora trio) canadese, dopo i tanto apprezzati "Does this look infected?" e "Chuck" tornano con un album che testimonia quanto siano scaduti. Un'involuzione a mio parere senza precedenti, un ritorno alle arie liceali che li aveva caratterizzati nei primi anni della loro carriera.
Ma perchè ragazzi? Mi date una spiegazione a tutto ciò? Comprensibile che a 18/19 anni e in piena età adolescenziale/scolastica si senta il bisogno di andare incontro ai gusti degli scolaretti che non aspettano altro che pogare superubriachi a qualche festino privato; ma dopo quattro album, e un' evoluzione molto apprezzabile verso sonorità più metal nel terzo e nel quarto capitolo (i già citati "Does this look infected?" e "Chuck"), perchè ritornare a quel punkrock melodico abbastanza scadente? Capisco la commercialità, i gusti dei teenagers, ma così è esagerato. Dove sono finiti i grandi momenti creativi che vi hanno permesso di sfornare grandi pezzi come "Over my head", "Thank's for nothing","We're all to blame" e "There's no solution"?
Questo disco, a parer mio, rappresenta una mancanza di idee; quelle stesse idee che erano portate da Dave, mente principale della band. Salvo solo la traccia numero 5 "Count your last blessing", in quanto l'intro di pianoforte permette alla canzone stessa di discostarsi un po' dal resto dell'album, noioso e ripetitivo. E i tre singoli usciti, "March of the dogs","underclass hero" e "walking disaster", ne sono la testimonianza. Ho comunque acquistato il disco e l'ho fatto per correttezza perchè vi ho sempre ascoltati e apprezzati e comunque un album lo si può giudicare solo dopo attento ascolto. Mi sento di dire una cosa: DAVE TI PREGO, RITORNA!!
Sconsiglio vivamente questo disco a tutti ragazzi, anche ai grandi appassionati del genere.
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