Oh mio dio! Se esistesse qualcosa più strana di Sun Ra, allora l’umanità dovrebbe allarmarsi un po’.

Nulla è in perenne movimento come quest’album, e ho paura che la Terra non sarà mai più graziata da qualcosa di di simile.

Sun Ra era un eccentrico svitato che proveniva da Saturno, suonava un clavinet (strumento a tastiera dal suona archetipico), campava nutrendosi dei cumuli di immondizia di George Lucas, vestiva da antico egiziano, faceva il mangiafuoco nei suoi spettacoli, non scopava poiché si credeva puro come un angelo, frequentava il Rotary club di Grosseto e andava spesso a cena da Bill Gates. Mi spiace, le ultime due non sono vere, ma Sun Ra stesso era un assurdo bugiardo...

Questo è free-jazz allo stadio più sperimentale, che utilizza strumenti mai ascoltati prima d’allora per creare un’unica trama alla musica come, nelle sue intenzioni, qualcosa di alieno e allo stesso tempo spirituale. Sun Ra, tra le altre cose, era anche un musicista che un giorno inventò la musica cosmica. Dovunque albergano poliritmie, come in “Mu” ad esempio, che percorre un cammino non letargico, non energico e nemmeno qualcosa nel mezzo..bensì tutti i passi contemporaneamente. “Yucatan” ha dei ritmi follemente dannati che sembrano risuonare da qualche giungla africana, ed è tanto funky quanto ogni altra cosa in musica. In effetti, il primo lato del disco è ancora digeribile e ““easy-listening””.

La parte più significativa e superlativa dell’album è il secondo lato, con un solo brano: Atlantis. Le percussioni sono indescrivibili, sembra che rimbalzino sulle calde pareti degli inferi, e tutta la musica si stende su un tappeto di mistero; ciò che invece è più evidente è l’uso degli intervalli, un’area ancora non del tutto esplorata in musica. Atlantis è una nuotata tutta d’un fiato in un mare sconosciuto, fosco, sinuoso e oscuro, alla ricerca del continente perduto. Sul finale, infatti, dopo un’ondata di ogni genere sonoro, si odono le grida isteriche degli abitanti di Atlantide, e si realizza che il brano è un autentico trip verso la mitica città.

Usando le tastiere elettriche meno di un anno dopo la loro comparsa, Sun Ra spinse velocemente la nuova tecnologia al più estremo limite osabile.

Sorpresa, intrigo e terrore dunque, e il fatto che Sun Ra credesse di aver incontrato per davvero quella gente è la cosa più normale in mezzo a tutto ciò.

E, tra le altre cose, era anche un musicista..

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