Buio, nero pece, vista offuscata, tenebra danzante, mammouth pesante di droni roboanti, chitarre che sembrano venir dal profondo spazio o dal centro stesso del pianeta terra, lentezza catacombale, visione notturna di mostri in noi, paurosa e metafisica sensazione: i Sunn O))) sono tornati e l'hanno fatto ancora, ci hanno creato paura dinnanzi, e non se ne andranno nuovamente, perchè torneranno a breve, anzi brevissimo a massacrarci di puro e sano terrore dopo quello scaturito da questo parto extra dato alle stampe da poco tempo in preziosa confezione doppio lp deluxe.
Domkirke, appunto, registrato live, in una chiesa norvegese, più precisamente nella cattedrale gotica di Bergen; loro due, sempre loro: Stephen O'Malley e Greg Anderson, incappucciati come sempre (come compare dalle foto dentro al bellissimo package dei dischi, neri anch'essi come la musica ivi contenuta), accompagnati dal fido e forse effettivo terzo membro del gruppo ormai, Attila Csihar, e da altri compari di oscurità: il buon Steve Moore (apprezzato per il contributo agli ultimi Earth e per i lavori solisti a nome Stebmo), Lasse Marhaug (mente malata norvegese, manipolatore d'onde senza luce) e altri.
4 tracce, che portano avanti ciò che è stato fatto nel monumentale "Black one", fondendolo con maggiore ritualità e maggiore atmosfera (visto il luogo non c'è da stupirsi); 4 tracce dicevamo dove succede tutto e niente, dove nel buio si ode un organo (suonato da Steve, l'organo stesso della cattedrale), un'unica nota, spettrale, portata avanti, finchè un urlo, spezza, ed è un mantra medievale, quasi gregoriano, un salmo al signore delle tenebre, è Attila, e ci gela il sangue; 15 minuti di estasi duettistica tra voce ed organo; 15 minuti di nero fuoco mantrico e spirituale. Da qui in poi, non c'è più speranza e voglia di tornar indietro: le chitarre si innalzano, lente, gravi, profonde, scie di synth ondulanti stordiscono l'aria, mentre organo e voce sempre li a contrappuntarsi quasi, striscianti, sussurri, lamenti, urla, in mezzo un trombone a rendere ancor più nera e epica qualcosa che già nera è.
"Domkirke" è questo e altro, domkirke è il male, è black metal nell'animo, è devastante... ah, quanto avrei voluto essere tra quelle navate, quel 18 marzo 2007!
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