Come si possono descrivere a parole le emozioni? Come si può pensare per assurdo di provare a scriverle in una pagina web? Ma soprattutto, come hanno fatto i Sunny Day Real Estate a creare un album che rasenta la perfezione, un album che può essere e che andrebbe ascoltato sempre, indipendentemente dallo stato d'animo e dall'umore? Signori e signori, qui abbiamo davanti non un disco, bensì il più bel disco emo mai stato concepito...

"Diary" è il nome perfetto per questo capolavoro, pieno di emozioni e di pensieri, proprio appunto come un diario personale...questo album è datato 1994, periodo nel quale nella scena alternativa si respirava solo aria di grunge e il punk rock più commerciale... Ebbene i Sunny Day Real Estate hanno rivoluzionato tutto. TUTTO.

Merito loro se esistono oggi gruppi come Silverstein, Emery o Taking Back Sunday, merito loro se oggi l'emo è cosi spudoratamente conosciuto e affermato, (purtroppo, anche così dannatamente commerciale). Il disco in questione si apre con "In Circles", pezzo caratterizzato da un cantato alternato tra melodico e quasi urlato, con un testo indispensabile per le band future; Si continua con "A Song About An Angel", con un intro da brividi, arpeggi delicati intrecciati a riff affilati come lame, con un testo che recita: "Words.You are married to your pain. Although you hit me hard I come back". Le tracce scorrono e piano piano ci si comincia ad abituare alla sensazione che i SDRE regalano, che alternano pezzi commoventi e strappalacrime a brani più aggressivi... l'album termina, ci si ferma a riflettere, sdraiati magari, guardando il cielo, con il pensiero che questo è uno degli album più emozionanti e personali mai stati composti.. si perchè questo album, sembra il disco fatto apposta per te, quell'album che sembra raccontare la tua storia, i tuoi amori, i tuoi ricordi... tutto concentrato in un vortice di emozioni chiamato "Diary".

..in vita mia non ho mai trovato un album del genere, così dolcemente letale e così dolorosamente emozionante... finito l'album ci si ritrova a pensare.. pensare a come ha fatto un gruppo di 4 ragazzi a creare dal nulla un capolavoro assoluto. Grazie SDRE.

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