Ma nella vita tu che fai? Faccio il sognatore, ci vuole dedizione e costanza; non è un mestiere che s’impara facilmente, né altrettanto si mette in pratica. Ci vogliono esperienza, tempo, turbe personali più o meno profonde; devi avere una certa cultura da negare giorno per giorno, e poi c’è la consapevolezza della solitudine, cupa e buia che non ti abbandona mai, ma questo noi sognatori ci concediamo di saperlo, grazie al cielo.
Non c’è salario, certo posso decidere io quando sognare e come, ma devo sempre tener conto della mole di tempo che impiego nel sognare, e non è poco. Ma una volta che sogno, eh mio caro una volta che sogno non ce n’è per nessuno, gli alberi infiniti di Gino Paoli sono poca cosa, tutto si dissolve. Non sogni mica con la droga, o quando dormi, o quando fai l’amore, tu sogni quando lo desideri. Lo impari a poco a poco, le prime volte che stai sognando nemmeno te ne accorgi, ti concentri così tanto, sei così consumato per arrivare ad imparare il mestiere che ci finisci dentro senza capacitartene. Poi però è tutto un discendere da un dolce declivio che ti porta se sei abbastanza bravo a dimenticarti d’esistere. Noi sognatori non facciamo mica tutto questo per mero egoismo o per piangerci addosso, è l’amore, si tratta dell’amore; vedi, è che siamo maledettamente oppressi, vabbè dirai chi non lo è, ma esclusi coloro che non sanno o possono ammetterlo a loro stessi, chi pensi che riesca a incanalare il proprio amore generato dal dolore dell’oppressione del disagio quotidiano, l’ingiustizia, l’incoerenza, l’arroganza, la superficialità, l’intolleranza, credi che non generi una dose d’amore incommensurabile in noi costretti a tollerarle? Ecco, noi ci sfoghiamo coi sogni, tutto quell’amore in eccesso altrimenti ci strazierebbe, ci torturerebbe l’animo, non ci darebbe un istante di tregua. No, so cosa stai pensando, a forza di sognare credi che abbia mischiato il senno con l’amor proprio e la moralità, niente di più giusto. Noi ci basiamo sull’eticità dell’effettualità delle cose, pur spendendo il nostro tempo a costruire scenari per noi stessi, ardiamo di desiderio affinché possano essere condivisi da tutti; non c’isoliamo in utopie ma abbiamo in comune un progetto solitario basato sulla pura eticità, bada, per nulla astratta. Ognuno di noi sa perfettamente ciò che vuole, saremmo altrimenti perduti.
E’ difficile sono costretto a ripetermi lo so, ma è dannatamente difficile capire d’essere sognatori; ne va in gioco tutto, la nostra formazione, le nostre esperienze pratiche, il nostro pensiero inteso sia come nozioni che come intelletto ed infine il nostro agire ultimo; si perché una volta raggiunto quel declivio, dove sgorga il nostro amore, dove disarmati finalmente sappiamo cos’abbiamo di fronte e sappiamo dove vogliamo arrivare non ci poniamo più limiti. L’eticità, lì sta il sogno, lì sta la realtà, lì siamo noi. Vedi quanto siamo fortunati, oggi c’è molta domanda per i sognatori, c’è molta più consapevolezza, oggi le nuove generazioni ci mettono una manciata d’anni a divenire sognatori formati, non è stupefacente? Prova a pensare, chessò, solo fino a due secoli fa quanto fosse limitata e deviata la cerchia dei pretendenti sognatori e alla difficoltà nel reperire le nozioni per svolgere in maniera adeguata il mestiere. Ma ce l’abbiamo fatta, noi dico, ce l’abbiamo fatta, lo posso dire; e ti dirò che ce la faremo sempre, dovessimo attraversare tutto quello che intendiamo con la concezione di male.
Ce l’abbiamo fatta perché negli Stati Uniti c’è un presidente che discende dallo stesso continente dove venivano estirpati milioni di schiavi, ce l’abbiamo fatta perché a campo dei fiori un tempo scorreva sangue e non petali di rose, ce l’abbiamo fatta perché mio bisnonno visse di stenti e privazioni senza la tessera del partito fascista o perché è finita l’era del nano malefico che la mia generazione ha visto ledere sacrilegamente lo stato di diritto, e ce la faremo sempre, nonostante i complotti, le lobby, i crimini, il cinismo, l’ignoranza, ce la faremo perché debellati, estirpati dai nostri antenati saranno estirpati anche in quel mondo che prepotentemente chiamiamo in via di sviluppo, e ce la faremo perché a sognare siamo sempre di più.
Queste caro mio sono le basi te l’ho detto, è solo un assaggio, non ci sono limiti; ma non osare mai credere che i tuoi sogni siano futili o che tu stia perdendo tempo, non avremmo tutto quel che hai di fronte adesso. E ora va, non ti svegliare e non ricordare ciò che non ti ho detto.
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