"Chances", terzo episodio partorito dal trio mantovano, è il disco della svolta. Stavolta, scelgono la via dell'autoproduzione e si concedono il lusso di una maggiore libertà artistica. Svecchiano definitivamente, nel bene o nel male, la formula di cui si erano avvalsi sin dai tempi del loro esordio, "The Swindler", e che avevano già cercato di rinnovare all'interno di "Small Rooms". Abbandonano la cazzuola e imbracciano pennello e tavolozza per colorare il loro rumorososissimo, quanto monocromatico, antico percorso.
Non mancheranno, però, le tinte forti. "Someone Nice to Kiss", crudo attacco a base di stop'n'go con chitarra a cento all'ora e basso incendiario, farà da ideale anello di congiunzione, sebbene il loro tiro abituale di matrice touch'n'goiana sia arcipresente anche nelle velocissime "Mister P" e "Fake Queen". La furia, questa volta impotente, di "Travis" e "New Personalities", velata di un'aura sinistra, smusseranno questi tratti ancora spigolosi prima che i nostri, con le lente e angosciose "Lover's Heart", struggente incedere di arpeggi acustici che si snoda nella disarmante malinconia del ritornello, e "Young Shark", un'introspettivo viaggio con esplosione di lacrime finale, presteranno definitivamente il fianco ai sentimenti. "Chances" segna la sospirata maturità per i Super Elastic Bubble Plastic non solo perchè il leader (?) Gionata Mirai ha messo la barba e sembra un cantante consumato in "What Else", ma anche perchè, tra le oltre cose, si cimenteranno addirittura in una ballad americana come "A Tale from the Bottom" per chiudere il disco: canzone da ascoltare al tramonto, con fiati e chitarre southern a tappezzare l'orizzonte.
L'episodo migliore resterà comunque, nel solco della tradizione ("My Emotional Friend" e "Selfmade Popsong" dicono qualcosa?) "Like the Sea", impasto di rock in salsa pop, che lascerà tutti col solito interrogativo. Perchè, nonostante le spensierate linee di basso, il crescendo arioso e tutti quegli ingredienti tipici di una hit, una canzone come questa non scala le classifiche? Perchè i Super Elastic Bubble Plastic, gruppo indie per origine ma nazionalpopolare per vocazione e fisionomia, non passano in radio e non sono sulla bocca degli adolescenti?
Ai posteri l'ardua sentenza. Intanto si sono incamminati, a costo però di qualche episodio insipido, sulla strada, giusta, della maturità. Sconsigliato a quelli che di quest'ultima non sanno che farsene.
Tre pallini e mezzo.
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