Visto che la precedente recensione di 'Small Rooms' non ha suscitato nessuna emozione (non a causa della recensione che trasuda amore, ma forse perchè i tempi non erano maturi) ho deciso di riprovarci.
Che dire gente… vi trovate di fronte ad un album italiano che ha (finalmente!!!) quel nonsocchè (cosa assolutamente gradita). Questo non accadeva dai tempi del vile dei Marlene e visto che si passano ore (soprattutto su sto sito) a difendere fighetti del cazzo, tipo verdena e oasis, perchè non leggere e magari ascoltare e, mi sembra doveroso, amare il, sicuramente, miglior gruppo (indie, punk, hardcore, alternative, post-hardcore???) italiano.
Cominciamo col dire che 'Small Rooms' è il secondo album dei Super Elastic Bubble Plastic. Il primo, 'The Swindler', è una mazzata assurda. TIRATISSIMO. Questo è più maturo, più ragionato, ma non per questo moscio. Alla produzione c'è sempre Giulio Ragna favero (come nel primo) solo che sta volta ha collaborato suonando, non si sa dove (segreto gelosamente custodito da giulio e gionata), anche la chitarra.
Il disco parte con forte con "in jonh' shoes" e "rage age" (forse il pezzo più violento della band) per approdare a so shy e need a gun, che rappresentano decisamente una innovazione rispetto allo stile di The Swindler risultando più melodiche (a me lasciano in bocca il sapore, soprattutto la linea vocale, dei motorpsycho). E così si arriva a "fell sleepy", canzone che il gruppo definisce "vecchia dalle nostre parti" in quanto è nata subito dopo la registrazione del primo album (mica tutti hanno qualcuno alle spalle, mica tutti nascono con la camicia). Il classico singolo succhia soldiadolescenziali con l'eccezione che è assolutamente, completamente, onesta. io mi chiedo con una canzone del genere e un video (decisamente più carino di quello che è stato prodotto… io lo trovo orribile) cosa sarebbe successo!?! eh!?! soprattutto se non fossero italiani! Segue "hold on". Sta canzone ti fa capire che, in modo non forzato, il gruppo si potrà evolvere fino ad arrivare a chisà quali lidi. "guilty" e "selfmade popsong" riprendono l'ormai classico stile super elastic, ovvero calci sugli stinchi e ampli a palla!!!
"16 bits Vs 16 trks on 2" è uno strumentale molto articolato di due minuti dal sapore shellac. "julie the splinter" è la canzone dei bubble, considerando anche the swindler, con la più bella melodia vocale e dal vivo è assolutamente incredibile. Il tutto si chiude con "grace is lost"… bellissimo il basso distorto. canzone superba.
In tutto 11 canzoni in 38 minuti. Basta poco tempo per sorprendersi. Ah il dono della sintesi!!!
Se siete persone tendenti alla depressione e al post-rock (per favore qualcuno mi spieghi cos'è), ovvero a musica lunga, malinconica e il vostro sogno è arpeggiare una bella chitarra acustica alla luce del tramonto mentre sorseggiate vino dopo un tour con milioni di fans… bene non contate sui super elastic bubble plastic.
Fanno casino, un casino assurdo. BESTIALI!!!
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