È il momento, dopo averli gloriati tanto, di mazzarli un po': ebbene sì, anche i Super Furry Animals hanno avuto una caduta di stile nella loro carriera.

Dopo il brillante "Rings Around The World", i Furries decidono di continuare nel nuovo corso musicale, più strambo e "pesante".

Ecco però il problema: hanno esagerato con la sperimentazione, e ne è uscito un album che trovo noioso e privo di idee: "Phantom Power".

I singoli sono discreti: "Hello Sunshine" è un country-folk piuttosto tristarello e lento, "Golden Retriever", un banalotto indie-rock degno degli Arctic Monkeys e "Slow Life", una novità: ritmi techno si mischiano a orchestra e riff di chitarra. Il giro di accordi, però è tale e quale a quello di Beetlebum dei Blur... anche questo quindi mi scade un po'...

Che dire poi? Da salvare ci sono solo "Out Of Control", un hard-rock alla Oasis, "The Undefeated", una simil-samba, degno sequel di "Northern Lites", "Bleed Forever", un pop elettronico con fiati e voce vocoderizzata e "Liberty Belle", una classica canzone dei Furries...

Ma il resto? "The Piccolo Snare" è malinconica ma troppo lunga e ripetitiva: quasi sette minuti!, le due "Father Father" sembrano piuttosto superflue,...

Due ottimi brani scaturiti durante queste sessions sono "Aluminium Illuminati" e "Never More"; poi però sfruttati come b-sides dai singoli dell'album "Hey Venus"!

Ma nemmeno i b-sides editi dai singoli di questo album hanno mordente: anzi, sono soporiferi al massimo! La copertina è pure orrenda... a me non piace per niente... in linea con i contenuti del disco...

Vabbè... da bravo studente del liceo classico dico "De Gustibus Non Disputandum Est"... se volete, massacratemi pure, ma questo album non mi piace poi molto e non cambierò facilmente idea.  Meno male che progressivamente, con i successivi album si sono ripresi, fino all'ultimo, un vero capolavoro, altrimenti li avrei lasciati perdere...

Tracce Chiave: "The Undefeated", "Slow Life", "Out Of Control".

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