"Mi ha preso un treno in pieno, son morto a vita eterna.
Non è cambiato niente: sono lo stesso!"
("L'Angelo")

Vi siete mai chiesti cosa potrebbe succedere se, in una tranquilla giornata soleggiata, una bambina tanto carina, dai capelli lunghi e dallo sguardo innocente, incominciasse ad impazzire come dal nulla e brandisse un'arma qualunque (in questo caso un martello) da usare per fare strage di qualunque cosa attorno a sè, siano esse bambole o semplici oggetti?

La conclusione è semplice: quello sguardo innocente di prima diventa qualcosa che cerca vendetta, da giurare a tutti coloro che hanno maltrattato tale bambina distruggendo le sue speranze, finchè la sua rabbia non si placa definitivamente. Cosa può essere stato ad averla fatta esplodere? Forse un attacco di nervi improvviso, forse invece era nell'aria quest'esplosione. O forse erano gli effetti di qualcosa che possiamo definire "L'Altra Educazione".

Ed è di questo lavoro che voglio parlare. Inizialmente un demo, esce ufficialmente nel 2007 come loro opera prima questo album dei romani Surgery, band avvolta da un alone quasi di mistero, con un look a metà tra il cibernetico ed il gore. Quasi la risposta italiana agli Slipknot, ma attenzione: siamo di fronte a ben altra pasta. I nostri propongono ai nostri palati musicali un genere non facilmente classificabile. Cos'è? Industrial? EBM? Semplice elettronica? Rock? Punk? New Wave? Dance? La colonna sonora di qualche videogame splatter con un tocco di simpatia? O addirittura Suppomusic, come diceva anche Caparezza? Sembrerebbe essere l'ultima ipotesi, a giudicare dal contenuto di questo lavoro.

"Salirò le scale con aria indifferente, vi lascerò un regalo...
La bomba esploderà quando sarò in strada..."
("Grandine")

Stupiscono le liriche, schizzate e folli, eppure allo stesso tempo molto interessanti, intrise di desideri omicidi ("L'Erba Cattiva", dal testo che è tutto un programma, dalle influenze quasi Mr.Bungliane, un po' alla "Violenza Domestica": "Ti voglio trasformare in bambola gonfiabile, stringerti forte fino a farti scoppiare, ti voglio trasformare con l?acido muriatico, modellarti tanto fino a sembrare me", oppure "Barracuda": "L'angelo buono mi dice no, quello cattivo mi implora. ODIA le lampade solari, ODIA le multinazionali...BARRACUDA DENTRO CALZE A RETE, BARRACUDA DENTRO DNV") e a volte suicidi ("Lamette", cover dell'omonimo classico della Rettore, ricantato proprio con quest'ultima), rimpianti di quelle "spiagge disperate" appartenenti ad un'estate che rischia di non tornare mai ("Stupida Estate": "Non posso gridare parole d?amore, non voglio cantare il mio profondo orrore, rimango sospeso, guardando nel vuoto, il sole del nord non mi potrà curare"), la voglia di schierarsi contro i benpensanti che vedono certa musica come qualcosa che spinge ad uccidere ("Elettroshock", introdotta da suoni di antenne radiofoniche e televisive senza campo: "Ho ucciso mamma e papà, con una busta di plastica, me l'ha ordinato la musica") e contro ogni imposizione ("Nessun Dogma"), per culminare addirittura in un simil-mantra capace di tirare fuori i lati più aggressivi di noi umani ("Siamo Animali").

La voce possente di Dan Koch e quella, a volte sguaiata, a volte semplicemente rabbiosa, di Cristina Badaracco hanno un ottimo effetto sull'ascoltatore, dimostrandosi sempre coinvolgenti, mai noiose nè tantomeno ripetitive.

E dopo il primo ascolto, rimane una sensazione di stupore, un interesse via via sempre più grande verso il prodotto offerto. Magari non è il massimo dell'originalità quello che ci propongono i Surgery, ma è sicuramente qualcosa molto più che godibile nel panorama odierno italiano, che quando vuole è capace di mescolare vari generi per ricavarne un potpourri per nulla carente di personalità.


Chi vuole darci un ascolto, si faccia avanti, ce n'è per tutti.



"L'erba cattiva non morirà mai...
senz'anima e un cuore da sconfiggere..."
("L'Erba Cattiva")

 

Il video di "Stupida Estate" QUI

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