I titoli semplici spesso nascondono molte sorprese. Qualcuno ricorderà quel piccolo capolavoro che Jenny Wilson battezzò "Love & Youth", e molti avranno apprezzato "You Are Free" di Cat Power. Titoli banali. Eppure.
"Beauty & Crime" fa capolino come se niente fosse sei anni dopo il controverso e confuso "Songs In Red And Gray". E' una sorpresa per tutti, ed è graditissima. Vega riesce nell'ostica impresa di rimescolare tutte le sue carte, di prendere tutto ciò che di buono aveva tirato fuori dal cilindro fino a questo momento e rimescolarlo fino a creare qualcosa di completamente nuovo e originale.
La pièce teatrale di "Bound" è la perfetta sintesi della nuova arte di Vega, con l'apertura drammatica di violini e poi il battito pontentissimo e sferragliante delle percussioni. L'altra metà del dittico, "Unbound", in effetti complementare, rimanda agli episodi più felici (quei pochi) di "Songs...", con il beat "ferroviario" che sembra rubato a "Fast As You Can" di Fiona Apple. Il power-pop di "Frank & Ava" affida l'incipit a una chitarra elettrica, e con "As You Are Now" Vega si rivela cantautrice forbita di rock da camera, con tanto di strumenti a fiato e folate di archi (scelta che caratterizza anche l'epilogo di "Anniversary", arricchito da cori black). "Pornographer's Dream" scava nel passato, con il pianoforte a scandire il ritmo lounge, e "Ludlow Street" si rivela dopo ripetuti ascolti una delle canzoni pop più pure e commoventi mai ascoltate negli ultimi tempi.
Il disco è inizialmente sconcertante per la generosa quantità di temi trattati. Temi musicali, si intende. E questo ne compromette parzialmente la linearità e, alla fin fine, l'incisività. La voce di Vega, comunque, migliorata ulteriormente l'impostazione, è duttile e versatile quanto basta per rivelarsi sempre appropriata, con tutti i limiti del caso.
"Beauty & Crime" ha il potere di farci ricredere completamente sulle sorti di una cantautrice che negli ultimi anni sembrava essere diventata un pallido spettro di sè stessa. E anzi la rimette in gioco con un'immagine più sicura e delineata che mai. Il 2007 sembrava essere un anno sfortunato per le cantautrici. Sembrava.
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