Penso che molti di voi abbiano cercato di estendere la propria conoscenza riguardo al mondo del cosiddetto future garage. Eh sì, perché dopo quell'ormai distante 2006, anno in cui quell'asociale e misterioso William Bevan (aka Burial) fece uscire il suo disco omonimo, qualcosa nel mondo della musica elettronica cambiò notevolmente. Quel sound particolare e unico aprì la pista verso un nuovo modo di concepire ciò che comunemente chiamiamo dubstep.
Da quel momento diversi artisti iniziarono a prenderne spunto: alcuni non si dimostrarono altro che delle brutte copie dell'originale. Altri, invece, seppur mantenendo praticamente gli stessi spunti stilistici riuscirono a dare un tocco originale e personale alle loro opere.
Tra questi ultimi ci sono gli Swarms, un trio di giovani ragazzi proveniente da Bristol, (di certo un nome non nuovo), che con il loro disco "Old Raves End" (uscito nel 2011) propongono un future garage/dubstep particolarmente atmosferico, etereo ed emozionante.
Niente di straordinariamente nuovo, è vero. I classici stilemi del genere, ci sono tutti: sottofondi ambient, voci soul pitchate, ritmi 2-step, riverberi dub. Nonostante ciò i ragazzi bristoliani non peccano di manierismo e riescono comunque a rendere il loro suono abbastanza personale e interessante. E come? Con degli arrangiamenti particolarmente rarefatti e curati, che, tra echi minimalisti di chitarre, synth, piano ed archi sicuramente non starebbero affatto male in un qualsiasi disco post-rock di gente come Mogwai o port-royal. In altri lavori di altri artisti dello stesso filone non son mai riuscito a trovare delle atmosfere dall'impatto emotivo così intenso e profondo.
Con questo chiudo dicendo che ogni altro commento o descrizione per capire più a fondo la loro "originalità" sarebbe superfluo, prolisso e inutile. Più che di una rece vera e propria, si tratta di una segnalazione. In sintesi, se amate la dubstep più moderna o il future garage e se volete sentire qualcosa di un po' diverso dai soliti progetti-clone è un disco che dovete provare. Penso che ne valga la pena.
(voto al disco: 3.5/5)
Carico i commenti... con calma