Un ex-campione di rodeo dedito un po' troppo alla bottiglia, uno stallone simbolo di una grande industria. Insieme intraprenderanno una corsa verso la libertà.
"Il Cavaliere Elettrico" è un film che ha il pregio di trattare un tema di grande attualità, qual'è il ritorno alla natura e alle sue leggi, con una grazia poetica di dolcissima intensità. Pollack ci racconta la vita di un uomo, Sonny Steele (Robert Redford), ormai fuori dalla sua dimensione naturale. Sonny è un cowboy senza più mandrie e cavalli, costretto ad un lussuoso pensionamento come sponsor di una marca di cereali. Le luci della ribalta non fanno per lui, ha perso il suo spirito, è ridotto ad una pupazzo in mano al denaro, le donne e l'alcool lentamente lo rovinano. Rising Starr è uno stallone drogato e sfruttato come pura immagine commerciale, anche a lui è stata tolta la sua essenza, non può correre e non può riprodursi, la sua vita ha solo un prezzo a sei zeri. La straordinaria somiglianza tra Sonny e Rising Starr fa sì che il cowboy prenda una decisione: deve salvarlo. Una sera a Las Vegas Sonny gentilmente saluta tutti e fugge con il cavallo.
Il film ha la caratteristica di alternare una prima parte fastidiosa e finta (volutamente), piena di luci e brillantini a simboleggiare una vita vuota, con una seconda invece dai toni più aperti e riconcilianti. Non a caso Sonny porta via Rising Starr da Las Vegas, la città del superfluo e del nulla per eccellenza. Redford dimostra ancora una volta la sua notevole capacità di immedesimarsi nella parte. Con i baffi, l'accento da mandriano, il cappello a coprirgli gli occhi; Sonny è un tipo complesso, introverso e ermetico proprio come un cavallo; la giornalista che riesce a scovarlo in mezzo al Nevada, (Jane Fonda), si troverà a condividere con lui un' esperienza di rinascita. Sonny non è semplicemente un ladro di cavalli come i suoi ex-datori di lavoro lo vogliono dipingere, è un uomo in cerca del suo spirito perduto. La sua anima si trova da qualche parte tra le montagne dello Utah, e se forse lui è ormai ingabbiato nella società frenetica moderna per riuscire a ritrovarsi completamente, per Rising Starr c'è ancora una speranza di salvarsi: tornare da dove è venuto, correre libero e essere soggetto solo al giudizio di madre natura.
Pollack dirige con classe questa grande storia d'amore, una fotografia bellissima, spazi aperti, silenzi e profumo di libertà accompagnano Sonny verso la sua meta. Un cast perfetto (grande anche Jane Fonda) per un film solo bello.
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