Prendete un manipolo di attori di film action anni 80 e 90, palestrateli alla follia, inseriteli in una trama già vista e rivista in cui ogni forma di violenza gratuita si alterna a battute di spirito quanto mai discutibili, aggiungete un pizzico di misoginia maschilita in puro stile southern ed otterrete questa meraviglia dell'intrattenimento "Made in U.S.A." al 100%. Stallone è a capo di un gruppo di soldati mercenari che vengono assoldati per uccidere "il solito" generale di un'isoletta del Golfo del Messico, reo di aver stretto rapporti con un ex agente della CIA e di aver messo su un'impero della droga e del male. Tra mille peripezie ed esplosioni, in seguito a duelli all'ultimo sangue ecc.. i Nostri porteranno a termine la missione facendo saltare in aria tutto quando e facendo piazza pulita di tutto e di tutti. Il film si conclude nel migliore dei modi: party con birra e gara di lancio di coltelli tra amici Mercenari. Purtroppo tralascia di narrare le vicende di quell'isola che si trova grazie a loro senza un governo nè polizia (visto che sono morti tutti) e, verosimilmente, è abbandonata in uno stato di anarchia in cui violenza e sciacallaggio regneranno per sempre (ma chi se ne frega, il film finisce prima!).

La trama è tutta qui e mi sono dilungato pure troppo, ma il pezzo forte del film sono gli attori, ovviamente. In una Hollywood povera di idee in cui si realizzano solo sequel e remake, Stallone organizza una rimpatriata di "vecchietti" che risulta, devo dire, molto simpatica. Oltre a Sly, infatti troviamo tra gli altri Dolf Lundgren (molto bravo a fare un maniaco psicopatico, una specie di Ivan Drago sfigurato dal botox e dalle droghe), Jet Li (figura un po' in ombra, originariamente al suo posto avrebbe dovuto esserci Van Damme), Mickey Rourke, Steve Austin e Jason Statham (coprotagonista, in origine si era pensato a Kurt Russel). Ciliegine sulla torta, Bruce Willis e Arnold Schwarzenegger che, insieme a Sylvester, danno vita ad una delle scene più comiche degli ultimi 10 anni di cinema.

Il film ha ritmo, gli attori sono di assoluto carisma, il south rock suona pesante e l'atmosfera sudaticcia e lurida rende giustizia ad una manica di scombinati dal viso ormai di gomma, violenti, pompati, con tanto Harleys e bandiera americana nel sangue. Lame, fucili, pistole, bombe, tatuaggi, muscoli, aerei patriottismo, clichè (a mio avviso volutamente enfatizzati) e cazzotti fanno il resto. Ad essere sincero sono contento di averlo visto, perchè troppo spesso ormai si vedono film d'azione che si perdono in assurde storie d'amore ed in dibattimenti esistenziali stereotipati e superficiali che riducono lo spazio dell'"action" pura stile, appunto, anni 80 (mi viene in mente Spideman 3, un polpettone, o Hulk, ma potrei citarne dozzine).

"I Mercenari" non tradisce le attese, è veramente un film in tutti i sensi "esagerato". Per questo apprezzo l'operazione recupero, come se un vecchio veterano scendesse in campo perchè la lezione non è stata imparata dalle nuove leve, un po' come fece il nostro Rocky. Un omaggio divertito e divertente a quel cinema veramente Action che forse non c'è più, ma di cui tutti i teenager (di tutte le età) sentono fortemente il bisogno.

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