Questo album rappresenta il lato più solare del 1981. Partiamo dalla copertina: un primo piano della cantante, dallo sguardo innocente, languido e sensuale, estremamente femminile, richiede per sé l'amore. All'interno otto canzoni, genere soul funk disco che parlano appunto d'amore, che ricambiato oppure no, ha sempre delle speranze. Sylvia Striplin - Give Me Your Love.

L'album possiede le stesse atmosfere di The Dude di Quincy Jones e Give Me The Night di George Benson: le strade americane, di giorno come di notte, l'intimità dei camerini, i palcoscenici, le voci pastose delle coriste di colore. Qui però la cantante fà tutto da sola: i ritonelli pur essendo gli stessi, variano di volta in volta grazie alle invenzioni dei vocalizzi.

Il disco è talmente omogeneo per via della sapiente alternanza tra i momenti scatenati e i momenti soft, e questo fa si che le canzoni si assomiglino ma quelle che spiccano ci sono. La loro lunghezza non è mai al di sotto dei quattro minuti e quindi il loro tema viene ampiamente sviluppato senza che l'ascoltatore per questo si venga ad annoiare. Anzi, è un godimento sempre nuovo. Questo vale sopratutto per "Give Me Your Love", "You Can't Turn Me Away", "Toy Box" e "All Alone". i brani di maggior prestigio. Poi abbiamo la cover "Searching" di Roy Ayers che è anche il produttore dell'album. "Look Towards The Sky" e "You Said" si fanno ricordare mentre "Will We Ever Pass This Way Again" è la canzone di minor rilievo in assoluto.

In definitiva per me è stata una bella scoperta, e l'unica per quanto riguarda Sylvia Striplin dato che dopo questo primo lavoro, non ci sono altre pubblicazioni. 

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