Premetto subito che non condivido affatto la maggior parte delle recensioni che in questo sito hanno bocciato questo disco, anche se ovviamente commenti (seri) sono ben accetti, come le critiche.
Detto questo, è lecito anche dire che il sottoscritto non è ne un detrattore delle evoluzioni musicali (senza di esse non si sarebbe nemmeno mai parlato di "new wawe of british heavy metal", tanto per restare in ambito heavy...) ne tantomeno un fan vecchio stampo; ma semplicemente un grande fan della musica rock e metal in generale e soprattutto un gran fan dei System of a Down.
Quindi, in base alle loro gia ovvie evoluzioni dal primo al secondo album, non era lecito aspettarsi un album dallo stile veloce e quasi thrash style alla Toxicity ne tantomeno le atmosfere schizofreniche del debutto. Anche se tutte le qualità che caratterizzano la band non sono state abbandonate e ormai tutti conosciamo la bellezza delle produzioni made in System, il primo capitolo di un annunciato doppio cd, Mezmerize, è una bomba, che chiamerei piuttosto ad "orologeria", visto che ci metterà molto più tempo a piacervi, ma comunque devastante nella sua centrifuga di generi, spunti progressivi, addirittura quasi ska e punk, come MAI si era sentito in un cd dei nostri.
Perchè se comunque i lavori precedenti erano propriamente Metal, o Nu Metal (sempre con le dovute influenze), il nuovo lavoro è fino adesso l'uscita più coraggiosa della band, dove praticamente vengono miscelati milioni e milioni di spunti in diversi ambiti musicali.
Parlando di canzoni, in sovraimpressione cito Bring Your Own Bombs (B.Y.O.B. per i fan meno attenti), con i suoi sublimi stacchi quasi in stile r'n'b e una potenza nelle ritmiche e nei testi forse mai viste. Perchè oltre alla incredibile voce del leader Serj, stavolta colui che da il maggior contributo è il geniale chitarrista, ossia Daron, che con la sua potente e squillante voce finora inespressa (o espressa non del tutto nei precedenti cd) da maggior carico alle composizioni che diventano ancora più piene di sfaccettature.
Si notano infatti le sublimi "Cigaro", dove i System scaricano tutta la loro rabbia quasi punk in una canzone super violenta e molto ben congegnata, "Revenga" e "Violent Pornography", che con le loro strutture ballonzolanti quasi Primus Style e i loro riff ipnotici rappresentano dei veri e propri capolavori; mentre la traccia sicuramente più riuscita è l'inno "Folk Radio/Video", dove la schizofrenia della band si unisce a ritmi mediorientali riuscitissimi come mai si era sentito prima.
Ogni canzone rappresenta un picco creativo a se stante, con una sua personalità e un suo stile unico, e anche grazie a queste qualità il cd rimarrà nel vostro lettore per molto tempo (appena comprato l'ho ascoltato otto volte di seguito) senza mai stancarvi.
E dopo due capolavori come l'omonimo e Toxicity, veramente non ci si poteva aspettare di meglio.
Se non vi piacerà, vi perderete l'ennesima perla di una band che ha già rivoluzionato il mondo del metal in modo indelebile.
Seminale.
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