O li si ama o li si odia e io li amo.

Esistono già molte recensioni su questo album ma non riuscivo a non descriverlo, secondo me uno (se non il) migliore album che esista su tutta la scena nu/heavy/alternative metal dal '90 in poi, la sua tracklist ha fatto si che questo gruppo di origine armena ma fondata a Los Angeles venisse riconosociuta per quello che è e che può dare.
Nonostante il primo album abbian venduto un milione di copie quest'album è il migliore mai prodotto dal quartetto, Serj Tankian alla voce è il motore del gruppo straordinariamente carico e potente; Daron Malakian chitarrista-corista ha elaborato dei riff melodici e aggressivi allo stesso tempo, Shavo Odadjian ottimo bassista e regista (dirige tutti i singoli del gruppo) e John Dolmayan eccezzionalmente tecnico è riconosciuto tra i migliori batteristi in circolazione.

Le canzoni altamente ritmiche e coinvolgenti ma allo stesso tempo impegnate coinvolgono altamente chi ascolta ma senza diventare monotono sentendolo più volte. "Prison Song" grande canzone, molto dura, apre il disco; da notare anche "Atwa", "Shimmy", "X" per la batteria ma soprattutto "Chop Suey!" cavallo di battaglia del gruppo, straordinaria canzone che si adatta ad ogni orecchio grazie alle sue mille sfaccettature e "Toxicity" una delle migliori canzoni che abbiano mai scritto.
I testi variano molto da canzone a canzone ma in molte di esse traspare sempre il loro impegno sociale, "Prison Song" parla delle condizioni delle carceri, "Toxicity" della degradazione delle classi più basse, mentre in altre come "Chop Suey!" predilige una forte influenza poetica, in altre ancora come "Bounce", canzone usata sempre nei loro concerti, le parole sono atte a coinvolgere legandosi con il ritmo quasi tribale.

Un album da sentire sotto tutti i punti di vista, sempre nuovo e coinvolgente.

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