Qualche pensiero personale per ricordare Marc a ormai non molto tempo dall'anniversario della sua scomparsa, e del suo compleanno (30 Settembre). Mi chiedo se sarà mai possibile andarlo a trovare come avrei voluto fare io quest'estate dopo gli esami; speriamo sia per un'altra volta, terrorismo permettendo. Nel frattempo mi consolo con The Slider, e m'incanto a guardarlo nelle riprese dello storico concerto all'Empire Pool del 18 Marzo '72, mentre fa oscillare la chioma e manda in delirio la folla - consapevolmente, e con sua grande soddisfazione - in un'onda estatica di sensualità, leggerezza, sorrisi, lacrime, sudore: Marc, la voce di un mistero irripetibile, e Mickey con i suoi bongos, lo sguardo perso e concentrato, le mani di chi personalmente vuole fabbricare una felicità e un amore troppo grandi perché una serata sola possa contenerli.

Quel concerto mai vissuto si materializza davanti a me, e con esso i sussulti, le speranze, i sogni di chi quella sera era lì. La musica di Marc e Mickey è bellezza che trasuda amore vero, si tocca, è profonda e concreta. E al tempo stesso volatile e trasognata. Chi ama Marc ama tutto di lui. E non parlo soltanto dei bellissimi Electric Warrior e The Slider, ma di ciò che venne prima e ciò che venne dopo. Un Marc decaduto e ingrassato; ma che passione, le note di Teenage Dream...

Questo è il mio piccolo omaggio a una persona a cui è bastato poco tempo per capire l'autentica bellezza delle cose, catturarla e regalarcela. Una bellezza di cui fa parte anche il mistero della morte, perché chi "danza nella propria tomba" è stato capace di includere anche il più cupo pensiero nella parentesi della felicità e della vita. Alla prossima estate...

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