Presagendo quello che sarebbe stato il fenomeno teen pop degli anni '90, i Take That si sono abbattuti sulla Gran Bretagna e il resto del mondo come una vera tempesta nel 1993!

Non hanno, però, colpito gli Stati Uniti almeno fino a questa loro release, e neppure allora riuscirono sul serio a "stuzzicare qualche dente", a parte forse in seguito, con il singolo " Back for Good "

Laddove gli Hanson hanno scatenato la mania boy band negli Stati Uniti con una band essenziale e non solo per l´anagrafe, songwriting quality assicurato, buona voce, e un apprezzamento per il rock & roll, e i Backstreet Boys ci hanno dato armonie lussureggianti e di produzione etc.etc. , cio´ che invece manca ai TT in questo loro comunque degno episodio, e´ la (auto)fiducia o lo stile classico o anche il taglio scaltro rispetto ai (deboli) gruppi summenzionati. Con liriche come "L'amore non è più qui / è andato via per una città chiamata ieri," quasi si entra in coma...

Il resto dell'album risulta per cosi´ dire "coerente" semplicemente perché le linee sonore sono persino piu´ risibili.

Nonostante voce cadenza su "Back for Good" e la sorprendentemente osé (!) "Babe", non vi è praticamente nulla che si distingua come da un combo pop cosi´blasonato ci si auspicherebbe.

La Teen Pop non è sempre arte, siamo d´accordo ma in questo disco risulta essere persino piu´ informe e senza mordente.

Questo album non offre neanche motivi per disquisire su teorie cosi´ transeunti come queste.

Alla (si spera) prossima...

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