doiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin...
doiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin...
no, non ho cambiato lingua, mi sono lasciato prendere dal disco di un sublime chitarrista giapponese, tale Taku Sugimoto, che dopo capolavori riconosciuti da tutto il mondo ha cominciato il suo rito di iniziazione verso la nonmusica: un suono, 15 minuti di silenzio, un altro suono, 34 minuti di silenzio... "Opposite" fa parte di questo scaffale..
E' una musica masochista quella che si presenta qui: aliena, spaziale, conturbante: la chitarra acustica è limpida, come se toccasse l'animo dell'ascoltatore. Doiiiin...doiiin...silenzio...doiiin...doiiin...silenzio. E via così per 43 minuti di insana follia: un disco spazialista, un po' come i quadri di Lucio Fontana, che riproduceva capolavori con il semplice gesto di tagliare una tela, semplicemente, solo che Sugimoto taglia noi: quella corda di chitarra così grottesca e tetra è come se facesse parte di noi. Ti senti il cuore sanguinare, morire.
Disco sublime per carità, ma al trentesimo minuto già ci si addormenta...
doiiiin
doiiiiiiiiin
do...zzzz...ronf...ronf
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