Malinconica brezza evoca fantasmi di ricordi ormai creduti persi nelle stanze della memoria, flebili emozioni sui tasti di un pianoforte, echi di voci amiche nella stanza accanto, melodie forse sole immaginate emergono da grigie polveri drone e timidi field recordings .

Fotogrammi in bianco e nero sospesi nell'infinita parete del tempo, pillole di emozionante immobilità affine al personale mondo di William Basinski. Mondo collegato con un magico filo conduttore alle sfere della memoria, riuscendo a donargli infiniti attimi di nuova vita.

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