All'alba della metà degli anni '90, quando ormai dell'hard rock non parlava più nessuno, va dato merito a questo sestetto svedese di aver dato alla luce un piccolo gioiello dimenticato, che non aveva molto da invidiare ai più grandi full lenght usciti durante il periodo d'oro del genere.

I Talisman sono appunto un sestetto, diciamo, ma per comodità possiamo anche ridurli a due singole persone: il singer americano Jeff Scott Soto e il bassista svedese Marcel Jacob, entrambi famosi per il loro passato alla corte di Yngwie Malmsteen.

Reduci dall'esordio avvenuto nel 1990 con il disco omonimo e dal successivo "Genesis", datato 1993, in questo disco i Talisman propongono un hard rock duro e di impatto, che sconfina frequentemente nell'hard n'heavy, ed in cui vengono maggiormente elaborate le prime intuizioni funky introdotte nel suo predecessore, per un disco entusiasmante che credo si possa definire come il degno erede di "Pornograffitti" degli Extreme, se pure con le dovute distinzioni del caso.

Se anche i primi 20 secondi acustici dell'opener potrebbero anche tradire su quello che sarà il proseguio del disco, "3233 Colour my XTC" mette subito in chiaro le cose e si rivela una song semplicemente mozzafiato e dal tiro micidiale, che sfocia senza soluzione di continuità in "Fabricated War" altro pezzo da 90 che alterna qualche momento più melodico e rilassato al solito assalto frontale a cui la band ci ha abituato. Con "Tainted Pages" iniziano ad affacciarsi le nuove influenze funk della band, che si rivelano dominanti soprattutto nella più d'atmosfera "Seasons" ed in "Tv Reality" canzone che lascia senza parole è che è a mio parere il pezzo migliore dell'album e dell'intera carriera del Talismano. Sentire solo l'intro e il ritornello per credere.

Se non mancano altri pezzi che lasciano poco fiato alla materia grigia, come la devastante title track, o "Blissful Garden", non si può dire però che pezzi come "D.O.A.P.S.", "Lonely World" e "Delusions Of Gandeur" abbiano qualcosa in meno, e siano songs che mi lascerei scappare per un'eventuale compilation da utilizzare sfrecciando on the road. Non manca niente ai Talisman, almeno in questo disco, sanno essere hard rock nel vero senso del termine, come forse solo i Tesla ed a tratti i Ratt sono riusciti ad essere; sanno inserire alla perfezione e sapientemente delle parti più funky e Jeff Scott Soto è probabilmente al massimo della sua lunga ed onorevole carriera. Potevano mancare le ballate? No, e se "All + All" non lascia particolarmente il segno nel suo essere un po' troppo radio oriented, "Since You've Gone" è invece una killer track,nel senso che fa davvero sciogliere con i suoi accordi acustici e delicati e l'interpretazione sofferta, sentita e malinconica di Soto. La divertente "Doin' Time With My Baby" chiude senza troppe pretese un disco che mi ha dimostrato e fatto ricredere come anche a metà negli anni 90 si potessero ancora trovare band che suonassero del grande hard rock. Senza tastiere o ritornelli troppo "americani" e troppo anni 80, tra l'altro.

Erano una grande band questi Talisman, e nonostante soprattutto il loro disco d'esordio non mi abbia mai detto molto, da questo disco in poi, fino all'ultimo del 2006, c'è sempre stataqualcosa che valesse la pena di essere ascoltata. Purtroppo la morte prematura di Marcel Jacob, avvenuta il 21 luglio del 2009, ha spento un sogno che avrebbe meritato ben altri ascolti e responsi, ma tanto è sempre la stessa storia. Ripetuta davvero troppe volte. Forever Rock On.

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