La bandiera a stelle e strisce campeggia sulla copertina di questo doppio album dal vivo dei Tangerine Dream, registrato durante il tour americano del marzo-aprile 1977. Gli album live della band tedesca costituiscono un filone a sé stante nella loro imponente discografia: non sono dischi dal vivo in senso tradizionale perché presentano quasi esclusivamente materiale inedito invece che brani da dischi precedenti eseguiti in concerto; inoltre, il lavoro di montaggio fatto in studio sulle registrazioni del materiale è sempre molto consistente, sicché il risultato finale è in realtà l'assemblaggio di momenti diversi dei loro concerti in una veste del tutto nuova e originale. Fu così per "Ricochet", il primo live della serie, è lo stesso per "Encore", disco importante nella storia del gruppo perché è l'ultimo registrato nella più classica delle loro formazioni: Froese, Franke, Baumann. Al termine del tour, Peter Baumann lascerà i compagni per dedicarsi a progetti solisti.

Quattro lunghi brani per 71 minuti di musica, il disco si apre con "Cherokee Lane", perfetta introduzione alle atmosfere tipiche della band: suono elettronico ricco e variato, continua mutazione degli spunti melodici, grande inventiva e alchimia sonora fra i tre: qui al loro meglio. Il successivo "Monolight" vede l'introduzione (e finale) affidata al pianoforte, fantasmi sonori che appaiono e scompaiono, il pulsare di un sequencer e infine il tema di "Stratosfear", più lento e solenne rispetto all'originale in studio dell'anno prima: una breve citazione, proprio come per il tema di "Sorcerer" (la loro prima colonna sonora, del 1975, per il film omonimo di William Friedkin, quello de "L'Esorcista").

Nel terzo brano, "Coldwater Canyon", spicca prepotentemente la chitarra elettrica di Edgar Froese che occupa quasi per intero i 17 minuti del pezzo e si produce in lunghi, ipnotici assoli separati da intermezzi. Conclude "Desert Dream", brano a carattere più sperimentale, che chiude il lavoro secondo atmosfere che ricordano i primi dischi, come "Zeit" o "Atem".

Questo succedeva al Greek Theatre di Los Angeles, alla Avery Fisher Hall di New York, e altrove negli Stati Uniti: per chi non c'era, e non ha visto il laser-show che accompagnava il tour (forse il primo nella storia del rock), "Encore" è un disco da non perdere.

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