Se dovessi definire con pochi aggettivi "Come Closer", direi che è un concentrato di ritmo, sensualità, calore e suoni esotici.

Pubblicato nel 2006 dalla Universal Records (non più dalla Istanbul Plak, che aveva curato la pubblicazione di tutti i precedenti album dell'artista), è il primo lavoro della star turca in lingua inglese. Dopo quindici anni di carriera costellata di grandi successi in Turchia e in Europa (soprattutto in Germania), Tarkan è finalmente riuscito a realizzare il suo progetto: un album destinato al mercato mondiale.

Nato in Germania da genitori turchi e tornato in patria ancora ragazzo, Tarkan Tavetoglu è, assieme a Sertab Erener e Sibel Tüzün, uno dei massimi rappresentanti del panorama musicale turco. Bellezza, sensualità, ambiguità e, ovviamente, indiscusse doti artistiche, sono gli ingredienti che lo rendono una vera e propria "süper star", per dirlo nella sua lingua. L'album esprime proprio queste caratteristiche. Un trait-d'union tra l'R&B e la musica orientale, «Come Closer» è un insieme di pezzi sensuali e ritmati. Spicca tra tutti «Start The Fire [Amman Amman]», in collaborazione con Wyclef Jean (che già collaborò con Shakira in «Hips Don't Lie»), carica di ritmo e con un mix perfetto di vocalizzi orientali, sussurri sensuali e rap newyorkese. Ricordiamo poi «Bounce», uno dei pezzi più sensuali dell'anno, dai ritmi sinuosi e accattivanti. «Just Like That» è forse uno dei pezzi più scatenati asieme a «In Your Eyes» e «Start The Fire». Ritroviamo anche un vecchio, grande successo di Tarkan: l'unica canzone col titolo in turco: «Sikidim» (viziata), nella versione rivista e corretta, totalmente in inglese, tranne il titolo e la frase 'a-acayipsin'. «Touch», ancora sensuale ma dai ritmi elettronici che ricordano vagamente lo stile di Kylie Minogue dei tempi di «Can't Get You Out Of My Head», seguita dalla ballata «Only If You Knew» chiudono il lavoro.

Un album che ha riscosso un grande successo in Europa, Nordamerica e Giappone ma che, come sempre quando si tratta di star di nazionalità che non siano statunitense o inglese, non ha avuto un grande riscontro in Italia. Forse per rendere famosi i pezzi di questo grande cantante sarà necessario che, per la seconda volta, la Holly Valance di turno finisca davanti a un giudice per aver plagiato una sua canzone, come accadde nel 1997 con «Simarik», ribattezzata dalla starlette «Kiss Kiss»? Speriamo proprio di no!

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