Potreste non uscire vivi da questo album.
"Everything" è una raccolta del '96 che rimette insieme i pezzi del repertorio di questa band attiva dal '77 al '79 nel campo di concentramento No Wave a New York City, capitanata da Lydia Lunch (testi, voce e chitarra) coadiuvata da James Chance al sax e solo in alcune tracce (fra cui la bellissima "My Eyes").
Lunch è una delle figure femminili più interessanti e controverse della musica rock tutta, una bambola di pezza gettata a corpo morto in caduta libera sul mondo, senza scudi o paracaduti, nuda e cruda in balia degli eventi più sconvolgenti (su tutti droghe e abusi sessuali), una donna portavoce di squallore ed eccesso, una pressa dal fondo oscuro che inghiotte, macina e plasma sesso, angoscia e depravazione.
La musica dei Teenage Jesus è un abisso di follia, un baratro buio e profondo che taglia in due un mondo senza luce, noi ascoltatori siamo su quel baratro, la chitarra erge stalagmiti sul fondo, la batteria è un assassino con coltello a doppio taglio che si avvicina dietro... Lunch la voce solitaria dall' altro lato che urla di buttarci.
Sono scudisciate essenziali, primitive e violente quelle che escono dalla sua mente, rasoiate che affettano il cervello, sono aggressioni omicida di una ragazzina che vuole infierire sui nostri cadaveri in un disperato atto di necrofagia.
Lydia ha anche tanto amore, non si può essere così angosciatamente aggressivi senza.
Lydia cerca un pò di amore, sbatte sui corpi nudi dei suoi desideri in cerca di lacerazioni profonde, orfanella sadica di un mondo in calce.
Grida bambina chiama, chiama forte... nessuno ti sta sentendo.
Eraserhead!
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