CARAGNA NO
ovvero "Milano e il blues, la tradizione e l'onda"
Molte persone pensano che è impossibile conciliare diverse tradizioni, soprattutto quando sembrano antitetiche. I Teka-P sono qua per smentire questa falsa credenza. Innanzitutto chi sono i Teka-P? I Teka-P sono un sestetto di Milano che da un po' di anni girano il nord proponendo la loro musica in dialetto milanese. Ma scordatevi il folk e il country, dimenticate Van De Sfroos, Luuf e Charlie Cinelli: questi ragazzi hanno il merito di aver convogliato la canzon milanesa verso i binari poco paralleli del Blues, Soul e R'n'B (di quello bello, che non ha nulla a che fare con i magnaccia che girano su Mtv).
Immaginate un Enzo Jannacci traviato sulla strada per Chicago, un Nanni Svampa preso da frenesie psichedeliche, e ancora non potrete farvi un'idea delle implicazioni musicali e culturali che tirano in ballo questi Teka-P. In "Caragna No" infatti non troverete solo rilettura dei classici, come "Ma Mi", "La Ballata Del Pittore", o salvaguardia della tradizione, o cabarettismo tipico, ma anche composizioni assolutamente originali che spaziano dallo scherzo vaudevillesco, come "Sgiaff" o "L'operari", alla riflessione, mai scontata, sullo scorrere del tempo e dell'età ("El Temp El Passa Mai", "Guardie E Ladri"). A mio avviso su tutti i brani si stagliano indimenticabili la coinvolgente apertura della title track e la vera storia di "CT", personaggio che girava dalle parti del Castello Sforzesco durante gli anni '70 (avete mai sentito parlare de "Il clero vi uccide con l'onda"?).
L'originalità della scrittura di Andrea e Ivo, voci e mattatori del gruppo, sta nel dare ai "figli bastardi di Milano" una voce umana mai retorica, spruzzando i testi di ironia, facendo della coralità un gioco sempre perfettamente misurato, spostandosi dai percorsi tipici del blues verso ritmiche post-kraut (la strofa di "L'operari" è esemplare), lasciando proporompere chitarra e toni vocali come fuochi artificiali, facendo del pianoforte uno strumento dominante ma non soffocante.
E' tanto che dalle mie parti mancava un gruppo così, capace di sfornare un disco che si allaccia alla tradizione senza lasciarsene sottomettere e uno spettacolo dal vivo scanzonato e imperdibile.
da "CT"
"la gent che la và, la gent che la vègn
che la te dà a trà per on moment
la gent che la voeur minga capì
che chi chi inscì sèmm adrèe a morì
Gh'era on tal cont on carr e tri can:
la Bella, l'Umanità e l'Amòr
parlava e vosava dentr'al castèll
parlava e vosava di ond in del ciel
L'hann trovaa
cont i can da fà pissà
disèn ch'el coeùr l'è s'cioppàa
ma l'è l'onda che se l'è ciappàa
il clero ti uccide con l'onda!...”
dal sito www.tekapi.it, dove troverete samples e live
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