Opera seconda del duo Giorgio Ricci (tastiere, campionatore)- Michele Benetello(vocals), dopo l'esordio in vinile auto-prodotto "Auto Da Fe".

In questo caso il nuovo act di Treviso (polo di sviluppo del Nord Est, per suoni di impronta electro-beat-ebm) pubblica questo mini cd per la label Contempo (più recente approdo di Clock DVA, oltre che di altre bands sperimentali come Black Rose) si avvale della produzione di Paolo Favati dei Pankow, storica band fiorentina dell'Electronic Body Music italiana, nonchè anello di congiunzione tra "nuovascena" electro del Nord Est e New Wave italiana (centro assoluto la Firenze degli anni '80: bands come Diaframma, Underground Life, Gaznevada, Neon, Rinf, Moda, Litfiba, Detonazione...).

Il profilo estetico che riveste questo mini-cd richiama in modo abbastanza chiaro a certa estetica "alla Eraserhead", e all'immaginario letterario del Cyberpunk (la Trilogia di William Gibson "Neuromante", "Count Zero", "Monna Lisa Overdrive"), oltreche alle avanguardie concettuali in ambito musicale degli ultimi decenni. Laddove in "Auto Da Fe" i limiti di riferimento stilistici erano l'EBM di Daf evari epigoni (Front Line Assembly e progetti di Dirk Ivens come Block 57 e Dive) e la New Wave europea dei Joy Division (cover di "She's Lost Control" nel primo mini-LP), ora sembra che, oltre ad una tangibile maturazione artistica e compositiva (concretizzatasi in un arricchimento dei referenti musicali e non solo) il riferimento esplicito all'opera di Philip Glass "Einstein On The Beach" nel titolo di 4 delle 5 tracce qui riportate in altrettanti remix, sembra inqualche modo rispondere ad una interiore ricerca di una maggiore "raffinatezza" e complessità della proposta. Esperimento pienamente riuscito, a quanto pare: "Einstein On The Beach", nella versione "rape mix" suona come un perfetto electro-beat molto "intellettualizzato" impreziosito dalla mescolanza (un pò irriverente ma solo in apparenza) con campionamenti dalla musica classica dell'opera citata, tra le altre versioni (tutte tracce strumentali) spicca per qualità forse l'ultima, la "rare mix": rarefatta e quasi osservata nel reversed angle di una rilettura ambient.

"I Wanna Be An Erotic Cult Hero", invece, è una vera electro-song (beat elettronico più trascorsi remoti del duo nei territori del synth pop) con la voce di Michele Benetello filtrata e distorta alla maniera di bands come KLF e Front 242. Permeato di riferimenti culturali multimediali (Tv, cinema, letteratura, musica) e connotato da un'attitudine auto-ironica da "anti-divi", il mini-cd "Wargasm" proietta virtualmente (per ora) le sonorità hard-beat ed electro made in Italy sul fronte internazionale, analogamente ad altri epicentri come l'Olanda, il Belgio ein generale il Nord Europa, con lyrics in inglese, un talento già da ora trasparente e, tornando al contenuto del dischetto in questione, (quasi) perfettamente azzeccato: davvero brillante.

Maggiori informazioni sull'Opera di Glass alla pagina http://www.delteatro.it/hdoc/result_opera. asp?idopera=1882

"Fine... (per ora)"

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