Fuckin' rockin' & fuckin' rollin' in missione per conto di Dio.
KG e JB salutano un Forum quasi esaurito ed ululante (non me l'aspettavo, ma lo speravo) entrando in un enorme e purpurea vagina gigante da dove poco prima erano usciti per i due brevi bis acustici, ora la catarsi è completa.
Ecco potrei fermarmi qui con questa istantanea pruriginosa stampata nella testa. E invece no vi meritate di più, perchè in tv stasera non c'è un tubazzo e perchè questa vagonata di recensioni sui Beatles mi ha irritato, quindi riavvolgiamo il nastro...
Siamo in ritardo sulla tabella di marcia, tanto per cambiare, ma ringraziamo volentieri il "Dio Telepass" e la manovra "cantanapoli" con cui ci facciamo beffe di un bel Km di coda all'uscita di Assago. Ovviamente tra il malumore generale. Per farla breve, mentre ci interroghiamo se è possibile pagare 6 euri di parcheggio (avrebbero dovuta lavarla la macchina con quei soldi) facciamo i gradoni del palazzetto con la band di spalla che prova ad intrattenere alla meno peggio una sala ancora da riempire per bene. C'è tempo per una "Children Of The Sea" in filo-diffusione e poi Jack Black è il fratellone Kyle Gass avvolti in un improbabile accappatoio intermittente attaccano con "Rize Of The Phoenix" tra il clamore. Poche storie quando si gonfia l'enorme pene alato (il mitologico uccello di fuoco, che altro?) che campeggia alle loro spalle mi convinco di come basti poco per intrattenere la gente ormai, ma allo stesso tempo appoggio il cervello sul gradone più vicino e mi godo il concerto al meglio delle mie possibilità. A proposito. Vi risparmio la scaletta ma vi dico che i classici vecchi dei D ci sono tutti "Wonderboy" , "Kielbasa" e ovviamente "Tribute" miscelati a colpi di gag e calci di Kung-fu volanti di Jack Black, con le più recenti di "Rize Of...". Menzionerei "Roadie" su tutte (finalmente un po' di gloria anche per loro).
So già dove volete arrivare. Le classiche canzoni dei Tenacious D non sono altro che non-sense dove prima o poi fa capolino l'altrettanto classico trittico "Fuck-Suck-Cock" cantate e mimate con ogni parte del corpo dal noto Jack e tenute in piedi dalla pennata acustica del fraterno amico Kyle sfruttando ogni clichè possibile che il mondo del rock abbia creato. E pensate bene, perchè è proprio così ma solo in apparenza. Se vi lasciate trasportare dall'impetuosità del fiume fragoloso quando siete fatti di funghi allucinogeni capirete che la parodia è solo una facciata dello show. La band dietro di loro spacca almeno quanto la voce (tremenda per quanto sia fedele ai dischi) portentosa di JB. Dico davvero un cantante con le palle quadratissime! E chi dissente è ovvio che è solo geloso della sua carica sessuale. E che dire poi dell'amico Kyle, finto timido pacioccone in mutandoni e t-shirt oversized, tenuta che ormai è diventata una divisa come neanche il buon Angus.
Non vengono tralasciate le tracce da "Pick Of Destiny", osannate a gran voce passano "Kickapoo" e compagnia fino ad arrivare alle immancabili "The Metal" e al fragore di "Beelzeboss" con tanto di duello con il chitarrista posseduto dal demonio. Godetevela.
Basta un po' di dimestichezza con l'inglese per godere al 100% di uno show (di questo si tratta) singolare e ruffiano quanto volete ma trascinante tanto da spingere il buon Jack a dover più volte riprendere le prime file intimando di interrompere lo show, " Don't push I have a rock responsability!" dice. Per certa critica il fu commesso di "Alta fedeltà" ormai è il nuovo Belushi, io dico solo che in fondo lui non stia più recitando da un pezzo e che quello che ho visto stasera è semplicemente uno vero, che ci crede e che interpreta solo sè stesso. Un po' come Mickey Rourke in "The Wrestler", ti chiedi chi sta recitando cosa e poi capisci che in fondo è stato semplicemente il più naturale possibile. Ok sono di parte, adoro Jack Black e il suo manifestarsi in ogni forma, ma dove la trovate una band che al grido di Rock is dead JAAAAZZZZ is back!!! suona un pezzo come "Jazz" fatto apposta per farsi fischiare e insultare da tutti? Per chi non lo sapesse è un pezzo farlocco con Kyle che suona il flauto dolce (si quello delle scuole medie) Jack che canta "fortyfive minutes non stop jazz" su una base slow da Cotton Club. Non ci avete capito molto vero? Mai abbandonare il proprio cervello incustodito, ecco questo devo segnarmelo tra gli appunti.
Appunti sparsi: bambola gonfiabile lanciata in faccia a Jack, solo di sax giocattolo (Saxaboom), condom volanti, Jack Black canta da paura (ma questo l'ho già detto credo), plettri del destino lanciati in aria, sparatoria con Superliquidator 50, corna e megacornoni al cielo, pene gigante che si sgonfia inondando di coriandoli le prime file e lasciando posto alla vagina di cui sopra...Stop.
E pazienza se una fetta di pubblico (quelli della Milano bene, dell'aperitivo fuori anche se è martedì sera e dell'AIFON per immortalare il possibile e l'impossibile) sono li anche per l'hype che si è creato attorno a questa data milanese. Il resto della ciurma e sono in tanti ripeto, è li per cantare e...Per dirla a modo loro per rockeggiare con chi in fondo ha salvato il rock. Il concerto per mio conto è stato grandioso, la gente se n'è andata soddisfatta godendo della compagnia di due splendidi cazzoni tutto sorrisi e rock'n'roll. E almeno io non chiedevo altro.
Il nastro ormai è stato riavvolto e con i piedi già nel parcheggio mi rimane ancora impresso nel cervello la promessa del buon Jack << We'll back soon Milàn!>> almeno quanto quel coro che faceva più o meno così:<< WE ARE THE D, WE ARE THE D, WE ARE THE D, WE ARE THE D,.....>>.
The D are back, in guardia.
Il parere del Commendatore Bossolazzi:
The rock is rock and the roll is roll, madre di tutti i luoghi comuni. Epici 5 nespole anche a chi c'era.
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