Storia curiosa quella dei Teppisti Dei Sogni. Esponenti del piu mielenso e a primo impatto 'banale' pop melodico di fine anni 70, nascono col nome di 'Teppisti'. In effetti, come disse qualcuno di loro, il nome era troppo impegnato per il genere che avrebbero successivamente affrontato, e sarebbero pututi essere stati facilmente scambiati per uno dei tanti complessi prog che giravano l'Italia all'epoca. A dirla tutti, 'Teppisti dei Sogni' sembra davvero eliminare ogni dubbio. Il complesso girava intorno alla figura di Angelo Avarello, voce solista e personaggio di spicco del complesso, Siciliano verace cosi come Siciliano era il gruppo in questione. A completare il quadro, Giuseppe Falletta, Tony Cannarozzo e Ignazio Volpe. Diciamocelo subito, la leggera fama e i brani di maggiore successo vanno dal 77 (anno di uscita del primo disco) fino all'inizio degli anni 80, decennio che ha visto numerosi cambi di fronte che nulla di buono portarono al gruppo, che divenne in breve complesso da cantina.

La carriera dei Teppisti inizia nel 1976, quando incidono il primo singolo poi contenuto nell'album dell'anno successivo, 'Tu, Amore Mio', che è senza dubbio quello che si puo definire il disco 'fondamentale' del gruppo. Fondamentale perchè le poche canzoni di discreto successo sono tutte contenute al suo interno. Ben lontani dall'armonia degli Opera di Filiberto Ricciardi o dai testi degli Alunni del Sole, i Teppisti dei Sogni si ritagliarono una piccola fetta di successo grazie a diversi brani comunque orecchiabili. A condannare gli allora ragazzi Siciliani la ripetitività dei brani, che pur non figurando brutti, si mantengono tutti sullo stesso registro. Ma parliamo dei brani in questione. Ad aprire il tutto è 'Tu, Amore Mio', che da il titolo all'album, risultando uno dei brani piu riusciti. Si tratta di una dolce dichiarazione d'amore verso una donna con la quale si è commesso molti errori, molto orecchiabile e scorrevole. La traccia seguente è la canzone piu famosa indubbiamente del complesso siciliano, sto parlando di 'Piccolo Fiore', un piccolo tormentone radiofonico del 1977, dotato di un ritornello facilmente assimilabile (Piccolo fiore dove vai/ perchè vai in giro per il mondo/ se ti fermassi solo un momento). Canzone che indubbiamente a distanza di anni riuscirebbe a far piangere qualche nostalgico, in effetti risulta un brano davvero carino, sia come struttura che come impatto. Ripeto, a condannare il tutto è la ripetitività degli 11 brani, ma una menzione di merito va fatta senza dubbio a 'L'emigrante', narrazione di un viaggio imminente nell'assenza della donna amata, dolce e a tratti commovente, e 'Bimba dagli occhi verdi' , piacevole canzone d'amore in pieno stile Teppisti dei Sogni, scorrevole e con un ritornello accattivante.

L'album è stato indubbiamente quello che ha riscosso piu successo, risultando anche tra i classificati per l'assegnazione al Disco d'oro del 1977. Tutti i brani di maggior impatto del gruppo sono contenuti qui, nel debutto, a differenza dei successivi (e numerosi) altri dischi, privi di quella canzone di spicco che li avrebbe portati a competere in qualche manifestazione. Nel 1977 al Festival della canzone Siciliana, allora condotto da Pippo Baudo, vincono con la canzone 'Si Torni Tu' consolidando la loro posizione di gruppo emergente. Pochi anni dopo Angelo Avarello avrebbe abbandonato il gruppo, dedicandosi a progetti solisti, dichiarando in poche parole la morte del complesso siciliano, privato della voce che li ha resi quello che erano. Oggi girano ancora, e non rarissime sono le apparizioni a televisioni locali per lo piu siciliane, ma quello che ci resta sono un pugno di canzoni davvero orecchiabili e piacevoli.

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