Un giorno girovagando in quel di Myspace mi imbattei per caso nei Terra di Nessuno, dopo averli ascoltati mi feci coraggio e contattai la band per chiedere autorizzazione a recensirli. I cagliaritani Terra di Nessuno si affacciano al circuito musicale con un cd-demo di tutto rispetto. Una recensione su una nota rivista cartacea specializzata, un'apparizzione sullo stesso palco con gli Holy Martyr, varie date Live importanti a livello regionale. Ovviamente questo non ha portato la band al successo, in Italia comanda ancora il palco del Festivalbar, ma a raggiungere una professionalità elevata, certamente si.

"My moto" (il titolo del cd) seppur ancorato agli stilemi classici del metallo pesante, riporta indietro nel tempo precisamente agli anni 80. Non che i Terra di Nessuno si siano accodati ai tanti imitatori sparsi nel globo, infondo il loro sound è abbastanza personale, ma è evidente che influenze di alcune band Storiche di quell'epoca come Metallica, Exodus, Saxon e Megadeth, in un cocktail invitante, sono evidenti. Il pregio del quartetto cagliaritano è quello di riuscire ad amalgamare bene il suono metallico degli anni passati. L'impresa non facile, riesce in questo "My Moto".

Dei tre brani presenti, tutti ottimamente suonati, grazie all'abilità di Andrea Pisu al basso, Paolo Melis alla batteria e il bravo chitarrista Gianni Tore, i brani sono veramente una carica di dinamite. La potentissima "Trust Well" una killer song, dalla ritmica quasi industriale. L'ugola di X intona un coro possente in "My Moto" e si ripete con la cupa e claustrofobica "My Crazy". I Terra di Nessuno sanno suonare, sanno comporre con molta più originalità di tanti acts tedeschi che vengono osannati altrove.

L'onestà dei Terra di Nessuno stà in un disco che merita la vostra attenzione.

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