1994: esce "Low", pesante e feroce album dei Testament.
Durante l'anno i problemi però sorgono: John Tempesta abbandona la band proprio all'inizio del successivo tour e come se non bastasse Billy e co. sono costretti ad abbandonare la loro label, la Atlantic, a causa della scarsa pubblicità destinata all'ultimo disco.

1995: l'anno dell'ennesima svolta.
Jon Dette (ex Slayer) viene chiamato per prendere il posto libero dietro le pelli. Billy e Petterson, gli "invincibili" Testament, fondano una label personale, la Burnt Offerings.

La fortunata conseguenza di questi 2 anni molto travagliati per la trash metal band è proprio questo album.
Battezzata per la prima volta la casa discografica, "Live at the Fillmore" risulta come una raccolta delle migliori canzoni dei Testament da "Low" in giù. Registrato al mitico Fillmore di San Francisco, il live offre un sound molto deciso e potente, grazie anche ad una line-up affiatata e molto vogliosa di scaricare la rabbia accumulata in questi ultimi due anni.
Come sempre il capostipite della formazione è il grande Chuck Billy, che sferra micidiali growl provenienti direttamente dalle viscere della terra. Il suo vocione tuona su tutta la platea, che coinvolta dall'estrema ferocia della band, apprezza moltissimo tutto il concerto.  La coppia di chitarristi Murphy-Petterson, risulta precisa e tagliente. Eseguiti alla perfezione e con monolitica perspicacia, gelidi assoli e riff mortali, supportati anche dal basso di Greg Christian. Il nuovo drummer, Jon Dette, si presenta in splendida forma entusiasmando il pubblico con tempi pressanti e colpi di rullante davvero pesanti.

Le canzoni che spiccano sono senza dubbio "The Preacher", traccia d'apertura,  "Alone In The Dark", mostruosamente cantata da Chuck,  "The New Order", "Pratice What You Preach" e la sempre oscura "Soul Of Black".
Il disco è suddiviso in 17 traccie, di cui 14 live e 3 ballad eseguiti in modo acustico, probabilmente in studio.
Magnifica è proprio una di queste, "Return To The Serenity". L'intro iniziale con la chitarra acustica è tanto spettacolare come quanto soffice è l'ugola di Billy, che insieme ad una voce femminile, rende ancora più emozionante una delle più belle ballad metal mai esistite.

Un ottimo disco live, questo dei Testament. Realizzato con tanta rabbia, potenza e voglia di ricominciare.

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