Dopo "Practice What You Preach" il 1990 vede l'uscita dell'ennesimo lavoro dei TestAmenT, un album (come dice il maestoso "capo indiano" Chuck Billy) scritto in cinque settimane, registrato in sei, e venuto fuori in un totale di dodici: eccoci davanti a "Souls Of Black", quarta fatica del quintetto californiano.
Proprio la fretta può essere la causa dello schifoso mixaggio, infatti troviamo una produzione alla "Scream Bloody Gore" (se non addirittura peggiore) dove le chitarre sembrano delle motoseghe, e tutto questo fa purtroppo scendere il valore di questo album che potrebbe essere stato giudicato in modo migliore da quello che la critica gli ha attribuito.
A differenza dei primi tre lavori, alla stesura delle canzoni non partecipano solo gli axe-men Eric Peterson e Alex Skolnick, ma tutti gli elementi del gruppo, cosa buona poiché dà un tocco di originalità all'album, i ritmi difatti calano, ma resta sempre saldamente ancorato al vecchio stile TestAmenT.
La strumentale acustica Beginning Of The End con il suo ritmo quasi spagnolo dà inizio alle danze e ci fa catapultare subito a Face In The Sky, che si presenta come una delle migliori tracce presenti nel disco.
E' ora arrivato il momento di passare a Falling Fast dove notiamo la bravura dell'ottimo Alex Skolnick che anche in questo cd sfoggia tutto il suo talento.
Il basso ipnotico di Greg Christian dà inizio alla title track, che non fa altro che confermare la buona forma dei cinque.
Dopo l'eccellente quartetto di apertura troviamo un periodo di stallo con canzoni più convincenti o meno per avviarci alla traccia n° 9 che non può non essere citata. Stiamo parlando della struggente The Legacy, a mio parere la loro miglior ballad in assoluto, il cui solo intro vale l'acquisto di questo album.
Si conclude in grande stile con Seven Days Of May caratterizzata da un testo chiaramente ispirato a tematiche sociali quali la situazione delle comunità indiane negli Stati Uniti, per il quale Billy (di chiare origini indiane) si batte da tempo...
Sicuramente non il miglor lavoro dei TestAmenT ma certamente l'ultimo lavoro degno di nota (almeno fino a "The Gathering") di una delle band che ha contribuito a fare grande il thrash metal...
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