Arrivano al secondo (attesissimo) album anche i The 1975, quartetto del Cheshire autore di un esordio eponimo che tre anni fa fece parecchio rumore in UK, trainato da un paio di buone hits, su tutte “Chocolate”.

Mentre scrivo di questa attesissima opera seconda dal titolo chilometrico, “I Like It When You Sleep, For You Are So Beautiful Yet So Unaware Of It”, i ragazzi sono in lizza per il numero uno in classifica sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna, fatto assolutamente non trascurabile visto che la band capitanata da Matthew Healy ha esordito con il primo ep nel vicino 2012.

Anticipato da ben cinque singoli, il nuovo lavoro si muove su coordinate talmente numerose e diverse tra loro che l’ascoltatore rischia di ritrovarsi disorientato ben più di una volta, specialmente ai primi ascolti. Non che questo sia necessariamente un male, poiché alla fine la band ha dei buoni tratti distintivi che le permettono di mantenere una cifra stilistica piuttosto coerente lungo (quasi ) tutte le 17 tracce che compongono l’opera.

Sì, Healy gioca sempre a recitare il ruolo della reincarnazione di Michael Hutcence e, sì, a volte gli riesce bene, a volte meno. Ma nei pezzi ad acceleratore schiacciato i ragazzi tirano fuori i numeri veri: su tutte “She’s American”, uno delizioso frullato composto da INXS, Bowie, Peter Gabriel e Duran Duran che convivono e trovano un equilibrio sulla carta francamente impossibile. Lo stesso si può dire del lead single “Love Me”, di “Ugh!” (deliziosa) e di “The Sound”, che sperò mira maggiormente al dancefloor e a far colpo nelle charts USA (cosa che al momento parrebbe persino riuscita). “This Must Be My Dream” invece suona un pochettino buttata lì.

Quando il discorso rallenta, iniziano le prime (non irreparabili in futuro) grane, che si materializzano nelle fascinazioni r n’ b di “If I Believe You”. Altrove invece, quando pur se a ritmi bassi si riprende il filo del discorso eighties, troviamo l’altro singolo “A Change Of Heart” che riporta il tutto su binari più gradevoli e coerenti. La band dimostra anche un discreto coraggio nelle digressioni strumentali di pezzi come “Please Be Naked” (rivolta verso l’ambient) e la titletrack, e chiude in maniera inconsueta un disco molto complesso per gli standard del genere con due perle acustiche, la lo-fi wannabe “Nana” e la toccante “She Lays Down”.

Un’opera seconda piuttosto buona questo nuovo lavoro dei The 1975, che posiziona la band in una rampa di lancio piuttosto impegnativa. Vedremo se in futuro i ragazzi riusciranno a mettere definitivamente a fuoco la propria cifra stilistica, e a convincere appieno anche in territorio artistico oltre a quello commerciale.

Traccia migliore: She’s American

Elenco e tracce

01   The 1975 (01:23)

02   Somebody Else (05:48)

03   Loving Someone (04:20)

04   I Like It When You Sleep, For You Are So Beautiful Yet So Unaware Of It (06:26)

05   The Sound (04:09)

06   This Must Be My Dream (04:12)

07   Paris (04:53)

08   Nana (03:58)

09   She Lays Down (03:59)

10   Love Me (03:42)

11   UGH! (03:00)

12   Change Of Heart (04:44)

13   She's American (04:30)

14   If I Believe You (06:20)

15   Please Be Naked (04:26)

16   Lostmyhead (05:19)

17   The Ballad Of Me And My Brain (02:51)

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