Qual'è il senso di tutto ciò? Perchè ci ostiniamo a produrre dei dischi del genere? Che senso hanno?
Sembra che la moda del melodic death metal stia davvero prendendo un po' tutti i metallari, ma chi risente di tutto ciò è chi magari cerca qualche cosa di diverso dal solito gruppo smielato con qualche colpo di battieria e qualche riff più incazzato, con dietro il microfono un/a tizio/a in preda a una qualche crisi di nervi che si ritrova a vomitare sull'asta del suo povero strumento: diciamocelo in tutta franchezza, tutta colpa degli Arch Enemy e della buona Angela.

Oddio ho sviato scusate, eppure ciò che mi sono ritrovato tra le mani quando ho ascoltato "Once Only Imagined", debut album dei canadesi The Agonist è stato davvero un colpo basso, vuoi perchè qui di cose da dire non è che ce ne siano chissà quante, o perchè questo disco non è altro che l'ennesima uscita piatta e scialba di quelle che ormai invadono il mercato da anni, ma mi sento davvero preso in giro da tutte quelle case discografiche che tirano fuori 'sti prodotti per darli in pasto ad un branco di dementi in cerca di chissà che, e per di più mi sento ancor più preso per il culo quando a fare queste basse operazioni commerciali sono colossi tipo la Century Media, si perchè questo dischetto oltre ad essere piatto come pochi è sorretto da una produzione mastodontica ed è prodotto da una delle maggiori case discografiche metal.

Ma andiamo ad analizzarlo "Once Only Imagined": riassumere ciò che si trova all'interno del suddetto prodotto è abbastanza facile dal momento che, per i 38 minuti scarsi suddivisi in 11 brani, la ricetta è la solita che si ritrova in molti dischi del genere, quindi tanta, tantissima, anche troppa melodia, in più di un frangente anche piuttosto stucchevole, riffs che raccolgono a piene mani qua e la un po' dal thrash, un po' (molto ad essere sinceri) dal metalcore, sezione ritmica mai troppo veloce o martellante altrimenti i ben pensanti chissà che cosa pensano, ma neanche tanto scarna da far confondere l'album con un qualche cosa à-la Evanescence e, in questo disco, ma solo in questo, l'alternanza voce angelica/scream stavolta entrambe eseguite dal pokemon, ehm la tizia con i capelli blu (roba che il cesso di casa mia attizza di più) che se nelle clean riesce quasi a convincere, nelle parti in scream risulta davvero poco incisiva, nonchè involontariamente comica.

Che altro dire? Beh, sicuramente i cinque canadesi tecnicamente (apparte la già citata cantante nelle sezioni scream) non sono male, si sente che dietro c'è una buona preparazione, ma qui il problema si deve spostare al trove: in questo disco si può ritrovare solo una pedante riproduzione di quello già fatto da band come Arch Enemy, gli ultimi Dark Tranquillity o gli In Flames di "Come Clarity".

Quasi quasi dispiace anche bocciare il lavoro di questi cinque giovani, ma non si può fare altrimenti, qui c'è da lavorare ancora molto per raggiungere un livello anche solo dignitoso sempre riescano a trovare ancora qualcuno che li produca e che li protegga, sperando anche che cambino strada, perchè questa è stata già percorsa da tante altre band che l'hanno saputa calpestare decisamente meglio.

Carico i commenti...  con calma