"When I think about who I am without music, I don't really know. Sometimes, something is so much a part of you..." (K.Angylus)
Nel 1999 K.Angylus (chitarra, batteria, voce) e MDragynfly (basso, voce) sotto un buio cielo della Georgia scoprono le pulsazioni di un nuovo corpo celeste a cui danno il nome di The Angelic Process e lo osservano ruotare nel suo vorticoso moto, che inizia con "...And Your Blood Is Full Of Honey", attraversa "Coma Waering" e in brevissimo tempo brucia di un'intensità fuori dal comune per poi arrestarsi prematuramente nel 2007.
Con "Weighing Souls With Sand", loro ultimo album, il drone sceglie di rinnegare le proprie stimmate di genere claustrofobico ed annichilente per antonomasia, si tinge del rosso di un paio d'ali sfolgoranti per coprire oceaniche distanze di luce, forti abbastanza da sfidare qualsiasi occhio umano a sostenerne lo sguardo. Dieci tracce come dieci blocchi di un catartico muro sonoro, una barriera che non mostra mai i propri confini, ma che si rivela solo nella sua straordinaria potenzialità di irradiare fulgidi raggi, annientando lo scenario di luce. Un viaggio intenso, accompagnato da presenze angeliche, diafane, quindi intangibili che si muovono sullo sfondo di un'atmosfera impenetrabile, perchè abituata a nutrire se stessa di spire appesantite dalla consistenza sonora.
E per un istante è come sentirsi smarriti nella propria vertigine, scegliere di inseguire la potenza dell'abisso per raggiungere quello spiraglio di luce che pulsa inchiodato al fondale, anemico riflesso di un sole di cui ignori l'esistenza, ma che da secoli sfida la consistenza dell'acqua e ti mantiene in vita, facendoti conoscere se non la luce, almeno il suo calore. Ma abbagliato da quel riverbero continui nella discesa, tanto più che la luce si fa sempre più vicina, e già ti divincoli per afferrarla...
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