Vi piacciono gli split? Secondo me vanno valutati in maniera duplice: da un lato hanno di negativo che sono molto spesso brevi, presentano pochi pezzi e quindi non dicono troppo delle band che appunto partecipano allo split. Di bello invece c'è che generalmente vengono prodotti quando le band che decidono di collaborare sono sconosciute o quasi e quindi sono perle grezze, piene di potenziale ancora da esprimere. Sono appena uscite dalla cantina o dal garage dove hanno provato per tanto tempo e tentano di registrare un EP con i pochi soldi che hanno, sciolti da esigenze discografiche e dalle pretese di confermare qualcosa. 

Per l'EP in questione, è successo proprio quanto detto sopra: i Proudentall e i The Anniversary hanno unito le forze agli inizi delle loro rispettive carriere e hanno registrato un EP grezzo, che è rimasto di nicchia, difficile da recuperare, uno split che rappresenta la prima vera registrazione per i The Anniversary e il secondo 7" per i Proudentall. Entrambe le band, ormai sciolte, venivano dalle zone del Kansas, Stati Uniti d'America. Lo split presenta purtroppo solamente due brani: "All Right For Now" dei The Anniversary, e "Say Something" dei Proudentall. Comprensibilmente dura poco, ma ci dice tanto delle due band. Entrambe si dedicano ad un Emo ben suonato, un Emo della Seconda Ondata, quello degli anni '90 à la Mineral, Braid, Cap'n Jazz, per intendersi. 

Tra "All Right For Now" e "Say Something" indubbiamente la prima può rimanere più impressa nella mente per il maggior "tiro", mentre l'altra è più calma, riflessiva, carsica. Da questo split del 1998 sembrano uscire meglio i The Anniversary, il cui brano è sensazionale, indubbiamente tra i migliori parti della scena Emo americana. Ma non ci si deve far ingannare: i Proudentall, soprattutto col loro primo 7" omonimo del '97, proponevano un sound altrettanto interessante e che supererà, a conti fatti, quello dei The Anniversary, che dal momento in cui pubblicarono il primo vero album, "Designing A Nervous Breakdown", svoltarono verso un Emo molto più Pop, che sa di Indie-Rock e che si discosta parecchio dal sound più aggressivo di questo "Split" del '98 e da quel paio di EP che registrarono prima del 2000, anno dell'album citato poco fa. 

Per gli amanti di quello che è stato l'Emo vero, quello derivato dall'Hardcore di fine anni '80, questo "Split" può essere un buon ascolto (anche se breve) di quei suoni della scena alternativa americana che sotto sotto hanno segnato decine di gruppi venuti dopo. 

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