Ci sono album che arrivano e non lasciano traccia alcuna. Ci sono album che che sono additati a capolavori dei quali si perde il ricordo col passare degli anni. Ci sono album che nascono immortali, che segnano la storia e influenzano generazioni intere. Sono quei dischi che è un piacere possedere. Quei dischi che mostri fiero ai tuoi amici sfoggiando la tua versione orginale pescata al mercatino di quartiere per 4 soldi.
The Band, meglio conosciuto dai fan della band di Robertson come “The Brown Album”, è uno di questi. Storia travagliata quella della band Canad-Americana, nata dalle costole di una band formata da Ronnie Hawkins nel lontano 1958 ed evolutasi fino a trovare la formazione assunta in questo album solo dieci anni dopo, anno nel quale diedero alla luce e alla storia il loro primo lavoro in studio: “Music from Big Pink”.
Album di grande spessore, un esordio col botto dei 5 musicisti poliedrici, ma imperfetto e acerbo quel tanto che basta per non poterlo assurgere a “caposaldo” della musica. L’anno sucessivo i riprovarono e capolavoro fu. 12 tracks (che possono diventare 19 se possedete la versione super-mega-deluxe-extra del 2000) che illuminano un’ora della vostra vita con il rock-blues più classico che si possa trovare. 12 tracks scolpite nel vinile con chitarra e violino che diventeranno un “must” per ogni appassionato di “american rock”.
Robbie Robertson, Rick Danko, Levon Helm, Garth Hudson, Richard Manuel si alternano con maestrìa infinita ad una serie altrettanto infinita di strumenti, dalla tromba al piano, passando per organi, bassi, violini. Conservando però sempre quell’aria folk-rock che è l’anima fondamentale del-“La band”. La voce di Robbie Robertson fa il resto, calda, americana, dannatamente americana. Le influenze blues e rock'n’roll si fanno sentire in molti dei loro pezzi, da “Rag Mama Rag”, country blues da antologia (piano country, trombone, violini, il tutto condito da un ritmo trascinante che ti fa schioccare le dita a tempo senza volerlo fino) a “Up on Cripple Creek” , “Jemima Surrender”, “Look Out Cleveland”. I cinque si concedono anche struggenti momenti di malinconia in “Whispering Pines”, ballata raffinata negli arrangiamenti che per quattro minuti culla le orcchie e le accarezza dolcemente riscaldandole col suo fiato tiepido e umido.
L’ascolto si chiude con il rhythm & blues di “King Harvest [Has Surely Come]”. Organetto in sottofondo, chitarra appena spizzicata in puro “old” R&B style e alternanze ritmiche a profusione.
Insomma, un pezzo di storia e di cultura da possedere. Naturalmente anche questo in vinile; per lo meno se volete gustarvi appieno il calore delle corde vocali di Robertson e il semplice e sofisticato tappeto sonoro che “La band” ha tessuto per noi in questi 60 minuti di passione musicale.
[Riporto la tracklist per problemi con l'accesso alla pagina di freedb]
1. Across the Great Divide
2. Rag Mama Rag
3. The Night They Drove Old Dixie Down
4. When You Awake
5. Up On Cripple Creek
6. Whispering Pines
7. Jemima Surrender
8. Rockin' Chair
9. Look Out, Cleveland
10. Jawbone
11. The Unfaithful Servant
12. King Harvest [Has Surely Come]
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