Il 23 dicembre del 1964, i Beach Boys stanno lasciando in volo Los Angeles per intraprendere un breve tour invernale. Quell'anno, per i ragazzi di Hawthorne, era stato ricco di soddisfazioni e di successi. I numeri uno in classifica non erano mancati ("I get around" e l'album "Concert") e il disco "All Summer Long", aveva fatto intravedere interessanti sviluppi nella musica del gruppo, la cui immagine all'epoca era ancora legata alla moda e al mondo del surf. Persino il "Christmas Album", pubblicato da poco, era diventato un piccolo classico del genere. Un anno pieno e di duro lavoro specialmente per Brian Wilson, leader musicale e compositore dei Beach Boys. Solo l'improvviso successo dei Beatles negli Stati Uniti aveva leggermente offuscato il loro dominio nelle classifiche nazionali.

Quella notte sull'aereo che porta la band ad Houston, Brian Wilson, cantante, bassista e genio musicale che in pochi mesi aveva composto e prodotto una serie incredibile di singoli e album di successo, crolla davanti a tutti e abbandona il resto del gruppo a causa di una crisi da esaurimento nervoso. Alcuni giorni più tardi, Brian chiama a raccolta i fratelli Dennis e Carl, il cugino Mike Love e Al Jardine per spiegare la nuova direzione che desidera dare alla musica del quintetto. Egli vuole dedicarsi esclusivamente alla composizione e al lavoro nello studio di registrazione lasciando l'attività concertistica e la vita "on the road". Gli altri, dopo una dura reazione nei confronti di Brian, accettano l'amara decisione e decidono di sostituirlo sul palco prima con il veterano Glenn Campbell e poi con Bruce Johnston. Questo particolare momento segna l'inizio di un periodo d'oro per la grande musica d'autore. "Today" è il primo prodotto scaturito dalla mente di quel Brian Wilson concentrato in studio nel lavoro di produzione. Il disco esce nel 1965 e rispetto al passato mostra una maggiore raffinatezza sia sul versante compositivo che nell'uso delle tecniche di registrazione.

"Today" introduce i Beach Boys in un nuovo mondo e in una nuova era musicale: l'era di "Pet Sounds" e del progetto "Smile". La cura quasi maniacale degli arrangiamenti voluta da Brian, è anche un modo per arginare il successo dei Beatles, gruppo con il quale l'autore si sentirà spesso in competizione musicale. I Beatles sostituiscono nella mente di Brian quello che Phil Spector era stato nei suoi primi anni di carriera: un rivale. La prima parte di "Today", presenta una sequenza di brani ritmati, molto piacevoli e naturalmente ricchi di impasti vocali. "Do You Wanna Dance?" è una cover di un pezzo di Bobby Freeman qui interpretata con sicurezza da Dennis Wilson. "Dance, Dance, Dance" e "When I Grow Up" sono classici della band californiana. "Good To My Baby" e "Don't Hurt My Little Sister" presentano una notevole varietà di scelte armoniche. "Help Me, Ronda" è presentata in una prima acerba versione. La seconda parte del disco spiana la strada verso capolavori futuri come "California Girls" e "Pet Sounds". Brian, sulla base di complessi arrangiamenti, crea delle piccole sinfonie pop tascabili. Tutto nasce spontaneamente nella mente dell'autore. Note, melodie, parole si legano perfettamente come i colori di un arcobaleno.

"Please Let Me Wonder", "Kiss Me, Baby", "She Knows Me Too Well", "In The Back Of My Mind", sono una serie di splendide e profonde ballate pop tanto perfette quanto delicate, dove Brian esplora nuove tecniche di incisione. Brani personali e ricchi di interessanti spunti musicali. "Today" sarà per i Beach Boys l'ennesimo trionfo. Brian Wilson vivrà tutto ciò con relativo disinteresse trascorrendo il tempo nell' incessante ricerca della perfezione musicale, in attesa dell'incubo "Smile". L'uscita di "Rubber Soul" dei Beatles e l'arrivo dell'acido lisergico apriranno le porte ad una nuova era musicale e culturale. Brian Wilson, il George Gershwin della musica pop, si farà trovare pronto, seduto alla consolle del suo studio privato di registrazione.

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